Diocesi, il 28 gennaio evento ecumenico a Formia

Venerdì alle 19 nella chiesa di San Giuseppe Lavoratore a Formia grazie alla disponibilità del parroco don Mario Testa si terrà la celebrazione dell’unità dei cristiani, presieduta dal vescovo di Gaeta Luigi Vari e curata dalla commissione diocesana per l’ecumenismo, il dialogo interreligioso e i nuovi culti di cui è direttore don Antonio Cairo.

Quattro i rappresentanti delle varie Chiese cristiane che prenderanno la parola: don Eduardo Scognamiglio, insegna teologia dogmatica presso la Pontificia Università Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli, direttore dell’Istituto di Cristologia, da lungo tempo impegnato nel dialogo interreligioso ed ecumenico. Inoltre è direttore a Maddaloni del Centro Studi Francescano per il dialogo interreligioso e direttore ufficio ecumenismo e biblioteca della diocesi di Caserta.

Il pastore valdese Francesco Mayer, consacrato nel 2011, dopo aver conseguito la laurea magistrale in teologia (indirizzo biblico), presso la Facoltà Valdese di Teologia in Roma. Attualmente è impegnato nella cura pastorale della Chiesa metodista di Salerno.

Daniele Benini, pastore della comunità cristiana avventista ha svolto il suo ministero in Sicilia e da diversi anni opera nell’area di Roma, attualmente anche a Gaeta e ritiene che partecipare a questo incontro sarà, nonostante le difficoltà del momento che viviamo, l’occasione per porci assieme all’ascolto della Parola che ha sempre un messaggio per i suoi figli.

Padre Vasile Carp, titolare della parrocchia Ortodossa Romena Santa Martire Parascevi Romana e San Nilo Abate a Gaeta: si prende cura della comunità ortodossa residente nell’area geografico Terracina – Mondragone e Gaeta – Cassino. Laureato in Teologia Liturgica presso la Facoltà di Teologia Ortodossa, Università Babeș-Bolyai di Cluj-Napoca. Attualmente la liturgia ortodossa si celebra a Penitro e a Terracina, così tutti i fedeli ortodossi (romeni, italiani, russi, ucraini, bulgari) hanno la possibilità di partecipare al culto divino: una varietà di culture, e necessitano di un impegno pastorale sostenuto e un’ottica aperta per rispondere alle esigenze presenti.