
Nei giorni 27, 28 e 29 giugno, con eventi atti a coinvolgere non solo la vita spirituale anche la vita civile della città, si svolgeranno i festeggiamenti in onore di sant’Albina vergine e martire, compatrona dell’Arcidiocesi di Gaeta e della Città di Minturno, antica Patrona di Scauri, del mare e dei naviganti, Patrona dei ragazzi e dei giovani.
Da quest’anno viene celebrata la domenica dopo la Solennità della Natività di San Giovanni Battista, a motivo dell’anniversario della traslazione della testa della Santa dalla Basilica Cattedrale di Gaeta alla nostra chiesa parrocchiale, avvenuto il 23 giugno 1985.
È la festa di una ragazza coraggiosa, “sorella per la sua giovane età, per il suo coraggio e il suo esempio”, come ebbe a pregare l’arcivescovo di Gaeta Luigi Vari la sera del 27 aprile 2020 in tempo di epidemia da Covid, quando affidò al suo patrocinio l’Arcidiocesi e tutte le sue città.
È la festa patronale che ci fa crescere nella memoria di un passato glorioso, radicato nella prima Chiesa del territorio, edificata sul martirio della Santa, fonte di una fede entusiasta e coinvolgente. A lei, da secoli, si è affidato il popolo scaurese, anche nei momenti più difficili della vita sociale ed ecclesiale.
È la festa della Patrona del mare e dei naviganti a motivo della memoria dell’antica “passio”, che vide il suo corpo, decapitato a Cesarea Marittima e posto su una barca, che approdò presso lo scalo marittimo di Scauri, presso Monte d’Oro, sito commerciale che ha dato il nome alla località scaurese.
È la festa della Patrona dei ragazzi e dei giovani, venerata con un murales che domina il campetto dell’oratorio della Parrocchia, perché a lei, la sera di quel 27 aprile, l’Arcivescovo affidò anche i bambini e le nuove generazioni.
Sant’Albina oggi ci invita a convertirci e a credere al Vangelo per essere operatori di pace e di giustizia delle quali il mondo ha tanto bisogno.
don Antonio Cairo,
parroco della parrocchia sant’Albina V.M.
in Scauri di Minturno