
Siamo in viaggio come unica famiglia umana dalla notte al giorno, dal buio al chiaro, dalle tenebre alla luce. Attraversando con i passi lenti dell’Amore vogliamo anche quest’anno vivere il cammino a piedi salendo Monte Arcano dove posare i nostri desideri e sguardi nel volto di Maria, dove lasciare pesi e difficoltà per scendere nella quotidianità più liberi e leggeri. Ci hanno spesso insegnato a stringere i denti, ad andare avanti, a combattere per un ideale, anche se il più delle volte non è il nostro ma quello imposto da qualcun altro. Puntare sempre più in alto, sovrastare chiunque per arrivare alla meta, spingere, sgomitare, scalciare anche imbrogliare pur di vincere. Ma poi? Tutto questo sgomitare per dimostrare a noi stessi (o forse più agli altri) di essere i migliori, i più forti, porta davvero alla vittoria? Noto che il mio ego smette di intralciare le sue intuizioni. Fluisco meglio. Quando mi arrendo alla verità, scopro che le bugie che ho raccontato a me stesso per alleviare dolori insopportabili causavano più dolori di quanto ne portasse la verità. Ho capito che la verità fa male, ma la menzogna non si rimargina mai. Ho imparato a non forzare, a non forzare più niente. Voglio si sforzarmi nella vita ma mai più forzare la vita. Adesso lascio che le cose si lascino per corso naturale, lascio che le persone mi lascino, lascio lasciarmi. Non forzo più, non mi metto più in mezzo. Non forzo un amore, non forzo un sogno, non forzo una scelta. Non forzo più, non forzo più niente, adesso scorro.
Due strade trovai nel bosco ed io scelsi quella meno battuta, scelsi un percorso e non una strada. Perché non tutte le strade sono un percorso. Un percorso ha un inizio e non ha una fine, un percorso non ha indicazioni precise, ci si può perdere e trovare cose meravigliose ed inaspettate. Possiamo decidere se vogliamo vivere la nostra vita cercando una strada e procedere sicuri, perché altri l’hanno intrapresa prima di noi oppure vivere la nostra vita come un percorso da fare ogni giorno, rischiando così di essere felici per sempre. Ho scoperto da tempo che il vero senso della vita non è arrivare da qualche parte, realizzare un sogno o raggiungere una meta prefissata. Il vero senso della vita è camminare. Siamo tutti molto stanchi, non perché abbiamo camminato troppo, ma perché abbiamo smesso di camminare. “Dio cammina a piedi”, ci ricorda Gandhi. Il vangelo è stato scritto sulla strada, Gesù è sempre in cammino pieno di leggerezza, di fiducia e libertà. Non portate con voi né pane, né zaino, né denaro ma solo un bastone per appoggiarsi e un amico con cui camminare. Non riesco a separare il cammino interiore da quello esteriore, il cammino dell’uomo è sempre entrambi e ci fa essere sempre nuovi, sempre cambiati, diversi da come eravamo partiti. Tutto è un eterno movimento. Non possiamo programmare niente, non possiamo prevedere nulla. Tutto ciò che in questo istante vedi presente nella tua vita prima o poi cambierà. Questa è la magia del camminare, naviganti a cui le strade vanno incontro.
Allora vi aspettiamo la notte del 2 luglio ore 4.30, partendo dal Monastero, saliremo sul Santuario, dove celebreremo l’Eucarestia all’alba di un nuovo inizio.
don Francesco Fiorillo