Domenica 26 ottobre si sono ufficialmente aperti i festeggiamenti in onore di san Carlo, a Gaeta, con l’esposizione del Gonfalone sul sagrato della Parrocchia; la statua, anch’essa esposta in chiesa, è dono del cardinale Montini, salito al soglio pontificio nel 1963 con il nome di papa Paolo VI.
La devozione a San Carlo risale almeno alla prima metà del 1600 quando il Vescovo di Gaeta, Pietro de Oña, elevò la nuova chiesa a Parrocchia. Al Santo, invocato durante le epidemie, in quanto nella peste del 1576-77 si distinse per la sua carità verso i malati, non a caso è stata dedicata una chiesa alle porte della città di Gaeta, probabilmente a protezione dei mali che nel corso dei secoli hanno afflitto il territorio: basti pensare alla strage dovuta all’epidemia di colera nel 1836-37, per la quale vi furono numerose vittime nel quartiere La Piaja come in tutto il paese. La devozione al Santo di Milano è ancora oggi viva nella comunità di Gaeta.
Venerdì 31 ottobre, al termine della settimana di preghiera, sempre nell’ambito dei festeggiamenti, si terrà la “Festa d’Autunno”: animazione e laboratori didattici per bambini nel pomeriggio, alla quale seguirà la Veglia dei Santi con la partecipazione delle famiglie. Durante la serata, infine, la festa in piazza con musica, ballo e la degustazione dei prodotti tipici autunnali tra cui le castagne e il vino novello.
Lunedì 3 novembre i Primi Vespri con la celebrazione eucaristica nel transito di san Carlo, morto a Milano nel 1584 e canonizzato nel 1610. Il 4 novembre, giorno di festa per la comunità parrocchiale, la celebrazione del mattino e la solenne Eucarestia vespertina alla quale seguirà, sul sagrato, la benedizione con la reliquia del Santo, ricevuta nel 2020 in occasione del IV Centenario della Parrocchia.
La figura di san Carlo e la sua operosità ci ricorda che tutta la vita è una preparazione della veste nuziale da indossare per il banchetto eterno. Egli, sul letto di morte, affermò: “La candela per dare luce deve consumarsi”, sia esso un monito a spendere la nostra vita per amare Dio e il prossimo.
Pasquale Falato,
membro del Comitato feste

