Vocazione, affettività e responsabilità: il percorso rivolto ai giovani di Azione Cattolica

Venerdì 7 novembre si è tenuto presso i locali della parrocchia Madonna del Carmine di Formia il primo dei tre incontri del percorso “VAR”, promosso dal settore giovani di Azione cattolica diocesana e rivolto ai giovani dai 18 ai 27 anni.

L’idea di un percorso dedicato a questa fascia di giovani nasce dal desiderio di curare il passaggio dai giovanissimi ai giovani e consolidare un gruppo giovani diocesano che possa nei prossimi anni essere parte attiva dell’Azione cattolica. Il termine VAR è stato preso dall’ambito calcistico, dove sta a indicare il sistema di assistenza arbitrale video e che, nel caso di questo percorso, vuole sottolineare la volontà di rivedere meglio alcuni temi che interessano la vita dei giovani che sono appunto vocazione, affettività e responsabilità (da cui l’acronimo).

In occasione di questo primo incontro è stato invitato don Salvatore Barretta, assistente regionale giovani del Lazio e responsabile della pastorale giovanile e vocazionale della diocesi di Porto Santa Rufina-Civitavecchia- Tarquinia. Partendo da un brainstorming sulla parola vocazione i giovani sono stati invitati a riflettere sul significato di essa e su come ognuno nasca con una vocazione ben definita ma che deve essere scoperta nel corso della propria esistenza. Capire qual è la chiamata destinata a ognuno di loro ma che quando è chiara dona un senso di pace e serenità. Vocazione nel lavoro, negli affetti, in parrocchia. E allora quante sono le vocazioni? La vocazione è una perché è sempre riconducibile a Dio.

Il secondo appuntamento sull’affettività sarà il weekend del 7-8 marzo 2026, due giorni in una struttura della diocesi in cui si analizzeranno le varie tappe delle emozioni dunque dell’affettività. A maggio, invece, l’ultimo incontro sul tema della responsabilità, che spesso spaventa i giovani.

 

Valeria Fiorenzo,
vicepresidente diocesana del settore giovani di Ac

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