Il presepe vivente di Maranola compie 50 anni

Giunge quest’anno alla 50ma edizione il presepe vivente di Maranola, uno dei più antichi di italia, sicuramente tra i più suggestivi e conosciuti.

Una tradizione che nel tempo si è rafforza e strutturata, grazie ad alcune caratteristiche proprie di questa iniziativa. Primo tra tutti il Borgo di Maranola, la formazione propria dell’incastellamento medievale, che determina ancora oggi la fisionomia del centro storico, tra vicoli, antichi trappeti, forni, vecchie stalle e cantine, il tutto arricchito da una panorama stupendo che può godersi dall’ingresso principale del borgo. Poi la comunità, unita, legata da vincoli forti e identitari, che si stringe attorno alle sue tradizioni, a quanto la rappresenta e definisce. Una comunità che coinvolge giovani e anziani, uomini, donne, bambini, in una messa in scena di mesteri e momenti di vita quotidiana, che fanno da cornice alla nascita di Gesù bambino. È sempre una giovane famiglia di Maranola ad impersonare la natività, collocata nel cuore del percorso che viene proposto a chi visita il presepe vivente, accompagnato da musica, suoni di zampogne e visita all’artistica chiesa di Santa Maria dei Martiri, che conserva la cappella del Presepe in terracotta policroma (XVI sec.) con affreschi già della fine del 1400.

Nato ormai 50 anni fa il presepe vivente all’ombra del campanile parrocchiale di san Luca, nel tempo è andato strutturandosi in maniera sempre più definita e complessa, configurandosi oggi come una realtà autonoma e in continua crescita. Un’occasione preziosa per immergersi nei pomeriggi del 26 dicembre, 1 e 6 gennaio in un’atmosfera natalizia tradizionale, contemplando anche in questo modo la via scelta dal Signore Gesù, che è stata e sempre sarà quella dell’umiltà, di chi viene povero tra i poveri a salvarci.

don Gennaro Petruccelli,
parroco di Maranola

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