«È bello per noi essere qui?». Questo il titolo dell’incontro di Azione cattolica diocesana proposto ai presidenti e assistenti delle parrocchie, che si è tenuto martedì 2 settembre nella parrocchia di san Giuseppe Lavoratore in Formia.
L’icona biblica è tratta dal Vangelo di Matteo (17,1-9), filo conduttore dell’intero anno associativo. L’incontro si è aperto con una riflessione dell’assistente unitario don Mariano Parisella, che ha esortato a favorire la comunicazione nelle comunità, ad agire insieme come i discepoli di Gesù.
La parola è passata al presidente diocesano Giuseppe Casale che ha presentato gli appuntamenti prossimi delle attività proposte dal consiglio diocesano.
L’incontro ha preso forma quando don Marco Napolitano, assistente giovani della diocesi di Nola, ha preso la parola. “È bello per noi essere qui?”, ha chiesto più volte analizzando passo dopo passo tre punti della Parola precedentemente ascoltata. “E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come luce” (Mt 17,2). Trasfigurare: andare oltre la forma. Gesù si mostra nella sua divinità. Il nostro modo di parlare, di ragionare svelano la nostra umanità. Abbiamo il dovere di far uscire la luce delle persone intorno a noi. “Ed ecco, apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui” (Mt 17,3). Dialogare: riscoprirci pienamente umani. “Se vuoi farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè, una per Elia” (Mt 17,4). Farci tenda: guardare il cielo e camminare come chiesa.
“È bello per noi essere qui?”. Sì, è bello dal momento in cui si sgretolano i muri per permettere un’esperienza trasfigurante. Sì, è bello se permettiamo alle radici di arrivare alle sorgenti e ai rami di arrivare in cielo. Sì, è bello essere qui se l’associazione è una tenda e non una prigione, che ha solo amore e luce come confini. È bello per noi essere in associazione perché per mezzo di essa si impara continuamente a conversare con un linguaggio che si fa prossimo, a essere persone trasfiguranti, consapevoli che trasfigurare significa anche ascoltare.
Al termine, si è avvertito un forte senso di crescita personale e di gioia, uniti alla gratitudine e all’affetto nei confronti di don Marco e a un grande desiderio di continuare ad ascoltarlo.
È stato così naturale dire: “È davvero bello essere qui!”.
Stefania Creo,
presidente Ac della parrocchia San Biagio in Marina di Minturno
