1 gennaio 2022 – Solennità di Maria Santissima, Madre di Dio, nella quale si celebra la 55ª Giornata Mondiale della Pace
Ogni giorno che ci viene donato appartiene a una storia sacra, la storia della nostra alleanza con Dio.
Il primo giorno del nuovo anno siamo chiamati a celebrare la Vergine Maria quale Madre di Dio e in questa solennità torniamo a meditare sulla fedeltà di Dio verso l’umanità: Egli ci dona di ricominciare sempre e di percorrere ogni passo della nostra esistenza insieme a lui.
Iniziamo, perciò, il nuovo anno con Maria, con lei e come lei custodiamo le gioie e i desideri dei nostri cuori, perché diventino segno della benedizione del Padre e germoglio di pace per il mondo intero.
Si celebra in questo giorno la 55a Giornata Mondiale della Pace che ha come tema: “Dialogo fra generazioni, educazione e lavoro: strumenti per edificare una pace duratura”.
Nel suo messaggio per tale ricorrenza, il Santo Padre Francesco propone al mondo tre vie da percorrere “per la costruzione di una pace duratura”.
Anzitutto “il dialogo tra le generazioni, quale base per la realizzazione di progetti condivisi”. Quindi “l’educazione, come fattore di libertà, responsabilità e sviluppo”.
Infine “il lavoro per una piena realizzazione della dignità umana”. Tre “elementi imprescindibili” per “dare vita ad un patto sociale”, senza il quale “ogni progetto di pace si rivela inconsistente”.
2 gennaio 2022 – II Domenica di Natale.
Abbiamo ancora davanti agli occhi e nel cuore il mistero del Natale!
Gesù, il Figlio di Dio, si è fatto uomo. In lui la parola di Dio si è fatta carne.
Dio non è un’astrazione, non è lontano dalla nostra vita: egli è Colui che abita con noi, dà senso alla nostra storia personale e collettiva.
La risposta di fede che ci è richiesta consiste nell’accogliere il mistero del suo amore.
La fede non è una formula, è piuttosto un’esperienza vitale, l’esperienza di un incontro personale che può riempire di gioia i nostri giorni terreni.
La celebrazione di questa eucaristia ci aiuti ad accogliere la presenza d’amore di Dio e il dono, in Gesù, di partecipare alla sua stessa vita divina.
