A “servizio” della Chiesa

La Chiesa diocesana è in festa per l’ordinazione diaconale del seminarista Gianluigi Velletri prevista per domenica prossima alle 18 presso la chiesa di san Paolo Apostolo in Fondi. Un evento importante testimoniato anche dalla presenza dell’arcivescovo di Gaeta Luigi Vari che presiederà la Messa che vedrà Gianluigi Velletri essere ordinato diacono e quindi “servitore” alla Mensa del Signore e sempre più vicino anche al ministero sacerdotale. Al momento importante per la diocesi, si unisce una “prima volta” per la comunità locale della parrocchia di San Paolo Apostolo in Fondi che mai ha ospitato tale liturgia.

Originario proprio della comunità fondana del quartiere Portone della Corte, Gianluigi Velletri, classe 1995 dopo la maturità, Tecnico Industriale al “Pacinotti” di via Appia Lato Itri, e diverse esperienze lavorative, nel 2018 ha iniziato il cammino in preparazione al presbiterato presso il seminario regionale del Pontificio Collegio Leoniano ad Anagni. Durante gli anni di formazione, lo scorso settembre, ha conseguito il Baccalaureato in Sacra Teologia presso l’Istituto Teologico Leoniano. Nella sua parrocchia di origine ha vissuto oltre all’esperienza dell’iniziazione cristiana del catechismo, anche un assiduo cammino in Azione cattolica, partito da accierrino fino ad arrivare a ricoprire incarichi di educatore Acr e responsabile del gruppo Giovani. Ma non solo, per anni, ha vissuto il ruolo di ministrante, lasciando il servizio solo al momento della decisione di iniziare un cammino di discernimento che oggi lo sta vedendo giungere a questo importante traguardo. Nel corso degli ultimi anni, ha svolto il suo servizio pastorale presso la parrocchia dei Santi Lorenzo e Giovanni Battista in Formia, nella comunità di Itri, nelle parrocchie di San Giovanni Battista in Castelforte e dei Santi Cosma e Damiano nell’omonimo comune. Attualmente, mentre frequenta l’ultimo anno di seminario, svolge il servizio nella parrocchia di Sant’Erasmo in Formia.

La scelta del versetto biblico per l’ordinazione non sembra individuata a caso essendo tratto da un passo della seconda lettera di san Paolo Apostolo ai Corinzi: “In nome di Cristo, dunque, siamo ambasciatori: per mezzo nostro è Dio stesso che esorta. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio” (2Cor 5,20).

A Gianluigi abbiamo chiesto come ci si approccia ad un momento così importante. «Sono giorni belli di attesa, preparazione e organizzazione dei vari aspetti; dalla liturgia al momento di convivialità fraterna al termine della celebrazione eucaristica, ma non solo. Si tratta anche di giorni di riposo e preghiera, che nel mio caso ho deciso di vivere presso l’abbazia di Casamari chiedendo la grazia di gioire sempre della Sua presenza nella vita e in quella delle persone che incontrerò nel ministero che la Santa Madre Chiesa mi affida. È difficile da spiegare cosa realmente provo in questi giorni di attesa: c’è una gioia vera, ma anche una riconoscenza grande del dono che il Signore mi fa per adempiere fedelmente a questa missione a cui mi ha chiamato. Riconoscimento della grandezza e la responsabilità di tale missione; missione che costituisce la conferma sempre viva della grande promessa di amore e fedeltà del Signore a quanti chiama a seguirLo nella vocazione ministeriale».

Qualcosa di vivo e tangibile e allo stesso tempo anche ignoto come il cammino dei mesi futuri che vedrà proprio Gianluigi Velletri alla prova della responsabilità: «Mi aspetta un tempo importante. Sono sicuro, però, che sostenuto dalla Sua grazia e dalla preghiera della Chiesa io possa essere servitore della Verità e, annunciando il Vangelo, donare quella Parola capace di illuminare e dare significato alla vita, aiutando a scoprire così la bellezza della fede cristiana». Un annuncio di novità che passa anche dalla sua comunità di origine, quella di san Paolo Apostolo in Fondi e di quelle nelle quali ha prestato servizio, pronte ad accompagnare Gianluigi Velletri verso il diaconato, quale primo grado dell’ordine che consacra i candidati al servizio del Vangelo, della liturgia e della carità. Un impegno per la Parola di Dio, quale annuncio della liturgia e della carità ad immagine di Cristo che fa vibrare le corde emozionali di tutta la Chiesa diocesana.

«Credo che sia un’emozione e una gioia grande e bella per tutta la comunità che mi ha visto crescere fin dai primi passi e mi ha accompagnato con la preghiera in questi anni di seminario, come una seconda famiglia — ha spiegato Velletri — per questo ringrazio l’Arcivescovo per l’opportunità di essere ordinato diacono nella chiesa “madre” che mi ha generato alla fede e alla vocazione al sacerdozio». Un segno di servizio che si traduce anche in messaggio di speranza per una Chiesa diocesana in cammino, come quella universale, in questo anno Giubilare.

Simone Nardone,
giornalista e membro della comunità
di san Paolo Apostolo a Fondi

 

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