“Cammini di santità”, questo è il tema del cammino spirituale per le Suore dell’Arcidiocesi di Gaeta per l’anno di formazione 2018-2019. Dopo il primo incontro, del 21 ottobre scorso, tenuto dall’Arcivescovo di Gaeta, monsignor Luigi Vari, sullo stile di vita comunitaria, attinto dalla prima comunità cristiana di Gerusalemme, presentato mediante il commento dei tre sommari degli Atti degli Apostoli, ieri è stata la volta del Vicario generale dell’Arcidiocesi, don Mariano Parisella, che ha tenuto la sua riflessione su “Santità e vita consacrata”, presentando l’Esortazione apostolica di Papa Francesco “Gaudete ed exultate”. Don Mariano ha focalizzato la sua attenzione su tre concetti fondamentali della santità nella vita delle religiose: discernimento, carisma e condivisione. Citando alcuni passi dell’Esortazione Apostolica ha richiamato all’attenzione delle 60 suore presenti all’incontro mensile il valore della chiamata alla santità mediante la professione dei consigli evangelici. La giornata di ritiro spirituale è iniziato con la preghiera delle Lodi, alle ore 9.00, e dopo la conferenza delle ore 9,30, è proseguita con l’adorazione eucaristica, alle ore 11.00, con le confessioni (dalle 11.00 alle 12.00) e con la celebrazione della santa messa, alle ore 12.00, officiata da padre Antonio Rungi. Commentando i testi biblici della XXXII Domenica del Tempo ordinario dell’Anno Liturgico, padre Rungi ha messo in risalto tre importanti comportamenti da assumere nella vita consacrata: l’essere dono per gli altri, l’essere al servizio degli altri e l’essere generosi nel servizio di Cristo, della Chiesa e della propria famiglia religiosa.
Dal settembre scorso, con la nomina di padre Antonio Rungi, passionista, quale Delegato arcivescovile per la vita consacrata, le Suore hanno ripreso il loro cammino di formazione spirituale, concentrandosi essenzialmente sul tema della santità personale e comunitaria. “Il tema scelto in sintonia con l’Usmi nazionale e della Regione laziale – ha detto padre Antonio Rungi – vuole focalizzare la riflessione di tutte le religiose e i religiosi dell’Arcidiocesi di Gaeta sul tema caratterizzante la vita consacrata che è quello della santità. Tutti i Fondatori e le Fondatrici degli istituti maschili e femminili di vita consacrata o delle società apostoliche hanno avuto come obiettivo primario quello farsi santi, ben sapendo che la vita consacrata, può favorire un cammino di santità più intenso e soprattutto incentrato sulla preghiera, sulla penitenza, sul sacrificio, sul dono di se stessi, sull’offerta della propria esistenza a Cristo, alla Chiesa e alla Congregazione di appartenenza. Non a caso – ha detto padre Rungi- i voti religiosi sono mezzi spirituali importanti per fare un cammino di santità che non è altro che è un cammino di perfezione nell’amore di Dio e dei fratelli facendosi, come Cristo, servi per amore, nella piena obbedienza alla volontà di Dio, nel distacco più pieno e completo dalle cose della terra e del mondo, in una diversa concezione dell’amore, che è dono e servizio nel vivere il voto della castità. Il cammino di santità che ogni religioso e religiosa è chiamato a fare è quello di rispondere in pienezza alla chiamata di Dio, vivendo intensamente il rapporto con Dio nella preghiera, nella celebrazione dell’Eucaristia, della Liturgia delle ore, nella Lectio Divina e nella meditazione dei misteri del Santo Rosario della Beata Vergine Maria”.
Le oltre 100 suore dell’Arcidiocesi di Gaeta, con la guida del Delegato Arcivescovile, padre Antonio Rungi, e coordinate da Suor Maria Ewa Rog, presidente Usmi-Gaeta, continueranno il cammino iniziato un mese fa con l’Arcivescovo Vari con lo stesso Arcivescovo e con i sacerdoti delle quattro foranie dell’Arcidiocesi di Gaeta, che presenteranno il volto bello ed attraente della santità della vita consacrata nell’oggi della Chiesa e nel mondo contemporaneo.
Padre Antonio Rungi