Cristo germoglio di vita – Veglia di Natale

Presepe

Cristo germoglio di vita

Veglia di Natale di Guido Novella

Per prepararsi alla celebrazione della messa della notte di Natale, può essere utile invitare i fedeli a radunarsi un po’ in anticipo per pregare con una veglia che li introduca nel clima natalizio.

Ormai in molte chiese i fedeli sono convocati almeno un’ora prima dell’inizio della messa: si canta, si ascolta, si prega. Nel libro per la «Liturgia delle Ore» per Natale si consiglia una «celebrazione vigiliare» per la quale vengono dati cantici e letture supplementari. Ma questa riunione di preghiera può essere organizzata liberamente, riassumendo in essa temi, forme, motivi della preparazione seguita dalla comunità in Avvento.

Ecco il perché di questo sussidio incentrato su Gesù germoglio di vita che non guarda solo alla nascita di Gesù avvenuta duemila anni fa, ma prende avvio dal mondo d’oggi per poi contemplare la nascita di Cristo ieri e oggi. Per aiutare la riflessione può essere utile lasciare la chiesa nella penombra, con la sola illuminazione indispensabile per la lettura e un faro che illumina la mangiatoia vuota dove, durante la messa, sarà deposto il Bambino Gesù.

Canto: Vieni, o Signore (CdP 461)
36 Sussidio

1.
Il nostro mondo albero secco

G. Anche quest’anno siamo giunti a Natale. Anche quest’anno siamo invitati a contemplare il mondo che ricerca unità nella serenità e nella pace per costruire insieme il domani. Purtroppo l’egoismo ancora è pesantemente presente.
La creazione è deteriorata,
come un albero secco dai rami neri,
lugubre barriera che opprime.
Anche il valore della vita è aggredito e minacciato.
Guerre assurde, divisione tra popoli,
pena di morte, torture, maltrattamenti,
violenze e sofferenze inaudite:
tutto questo è il nostro mondo.
Terribili ingiustizie dagli infiniti nomi:
oppressione, miseria, sfruttamento, discriminazione.
Sottili chiusure dentro e fuori di noi,
sono come una rete che imprigiona, soffoca la libertà
e impedisce la crescita.
Uomini e donne mortificati nelle aspirazioni:
il nostro mondo bloccato da tronchi secchi, senza futuro,
fissati nell’inverno perenne che mai vede primavera.
Vita soppressa ancora prima di nascere,
malintesa “pietà” verso il malato, che diviene arroganza.
Bambine e bambini maltrattati e abusati, donne schiavizzate,
vita degradata dalla droga e dall’alcool.
Vite ritenute meno importanti o meno utili,
aggressività distruttiva.
Questa struttura di peccato grida al cielo e invoca liberazione.
Salmo 12 a due cori
Salvami, Signore! Non c’è più un uomo giusto;
sono scomparsi i fedeli tra i figli dell’uomo.
Veglia di Natale 37
Si dicono menzogne l’uno all’altro,
labbra adulatrici parlano con cuore doppio.
Recida il Signore le labbra adulatrici,
la lingua che vanta imprese grandiose,
quanti dicono: «Con la nostra lingua siamo forti,
le nostre labbra sono con noi:
chi sarà il nostro padrone?».
«Per l’oppressione dei miseri e il gemito dei poveri,
ecco, mi alzerò – dice il Signore;
metterò in salvo chi è disprezzato».
Le parole del Signore sono parole pure,
argento separato dalle scorie nel crogiuolo,
raffinato sette volte.
Tu, o Signore, le manterrai,
ci proteggerai da questa gente, per sempre,
anche se attorno si aggirano i malvagi
e cresce la corruzione in mezzo agli uomini.
Canto: Vieni e rinasci in noi (CdP 462)
2.
L’annuncio del germoglio di vita
G. Dio non sopporta vedere l’essere umano triste e fallito.
Conosce la sua vita, il dolore,
la fatica del cercare, la gioia dell’incontro.
Ha sperimentato l’ingratitudine degli amici più cari
e vede la vita deturpata.
Piange Dio, nel vedere sofferenza, odio, violenza.
Con pazienza ricostruisce il capolavoro rovinato.
La Parola apre alla speranza.
38 Sussidio
Sul tronco della nostra umanità rinsecchita
annuncia un futuro di vita.
La luce vince le tenebre e si accende la speranza.
L1 Ecco verranno giorni – oracolo del Signore – nei quali io realizzerò
le promesse di bene che ho fatto alla casa di Israele
e alla casa di Giuda. In quei giorni e in quel tempo farò germogliare
per Davide un germoglio giusto, che eserciterà il
giudizio e la giustizia sulla terra. (Ger 33,14-15)
L2 Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore – nei quali susciterò
a Davide un germoglio giusto, che regnerà da vero re e
sarà saggio ed eserciterà il diritto e la giustizia sulla terra.
(Ger 23,5)
L1 Ecco, io manderò il mio servo Germoglio. Dice il Signore degli
eserciti: Ecco un uomo che si chiama Germoglio: fiorirà
dove si trova e ricostruirà il tempio del Signore. Sì, egli ricostruirà
il tempio del Signore, egli riceverà la gloria, egli siederà
da sovrano sul suo trono. (Zc 3,8; 6,12-13)
L2 Ecco, un re regnerà secondo giustizia e i prìncipi governeranno
secondo il diritto. Ognuno sarà come un riparo contro
il vento e un rifugio contro l’acquazzone, come canali d’acqua
in una steppa, come l’ombra di una grande roccia su arida
terra. L’abietto non sarà più chiamato nobile né l’imbroglione
sarà detto gentiluomo. (Is 32,1-2.5)
L1 Un germoglio spunterà dal tronco di lesse, un virgulto germoglierà
dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore,
spirito di sapienza e d’intelligenza, spirito di consiglio
e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore.
(Is 11,1-2)
L2 Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine
concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele.
Egli mangerà panna e miele finché non imparerà a rigettare
il male e a scegliere il bene. (Is 7,14-15)
Veglia di Natale 39
L1 Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande
luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse.
Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia. Gioiscono
davanti a te come si gioisce quando si miete e come si
esulta quando si divide la preda. Poiché un bambino è nato
per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il potere e
il suo nome sarà: Consigliere mirabile, Dio potente, Padre
per sempre, Principe della pace. (Is 9,1-2.5)
L2 Egli sarà giudice fra le genti e arbitro fra molti popoli. Spezzeranno
le loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance
faranno falci; una nazione non alzerà più la spada contro
un’altra nazione, non impareranno più l’arte della guerra.
(Is 2,4)
Dal Salmo 72 e 85 a due cori
O Dio, affida al re il tuo diritto,
al figlio di re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto.
Ti faccia durare quanto il sole,
come la luna, di generazione in generazione.
Scenda come pioggia sull’erba,
come acqua che irrora la terra.
Nei suoi giorni fiorisca il giusto
e abbondi la pace,
finché non si spenga la luna.
E dòmini da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra.
Tutti i re si prostrino a lui,
lo servano tutte le genti.
Perché egli libererà il misero che invoca
e il povero che non trova aiuto.
40 Sussidio
Abbia pietà del debole e del misero
e salvi la vita dei miseri.
Li riscatti dalla violenza e dal sopruso,
sia prezioso ai suoi occhi il loro sangue.
Il suo nome duri in eterno,
davanti al sole germogli il suo nome.
In lui siano benedette tutte le stirpi della terra
e tutte le genti lo dicano beato.
Amore e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.
Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto.
Canto: Signore, vieni (CdP 459)
3.
La venuta del nuovo germoglio ieri
G. La terra arida diviene fertile grembo.
Il tronco secco offre il germoglio che fa fiorire la vita.
Il dono di Dio è l’uomo che di noi condivide tutto:
crescita, gioia, sofferenza, morte.
Dio diventa uno di noi:
con il nostro volto e le nostre mani,
con le nostre preoccupazioni, le nostre gioie,
le nostre amicizie, sofferenze, amore.
Dio ci incontra e ci capisce.
È per noi sguardo accogliente,
mano che solleva, parola che consola,
Veglia di Natale 41
gesto che libera, amore che salva.
Dio ci raggiunge: viene tra noi.
L1 Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di
sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di
dodici stelle. Era incinta, e gridava per le doglie e il travaglio
del parto. Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme
drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette
diademi; la sua coda trascinava un terzo delle stelle del cielo
e le precipitava sulla terra. Il drago si pose davanti alla donna,
che stava per partorire, in modo da divorare il bambino
appena lo avesse partorito. Essa partorì un figlio maschio,
destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e
suo figlio fu rapito verso Dio e verso il suo trono. Allora udii
una voce potente nel cielo che diceva: «Ora si è compiuta la
salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del
suo Cristo, perché è stato precipitato l’accusatore dei nostri
fratelli, colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e
notte». (Ap 12,1-5.10)
Acclamazione: Vieni, Signore, vieni! Vieni a salvarci, vieni!
(CdP 445)
L2 «Signore, se vuoi, puoi purificarmi». Gesù stese la mano e lo
toccò dicendo: «Lo voglio, sii purificato!». E immediatamente
la lebbra scomparve da lui. (Lc 5,12-13)
Non trovando da quale parte farlo entrare a causa della folla,
salirono sul tetto e, attraverso le tegole, lo calarono con il lettuccio
davanti a Gesù nel mezzo della stanza. Vedendo la loro
fede, Gesù disse: «Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati».
(Lc 5,19-20)
Gesù, alzati gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: «Beati
voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi, che ora
avete fame, perché sarete saziati. Beati voi, che ora piangete,
perché riderete». (Lc 6,20-21)
42 Sussidio
Acclamazione: Vieni, Signore, vieni! Vieni a salvarci, vieni!
L1 Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per
lei e le disse: «Non piangere». Il morto si mise seduto e cominciò
a parlare. E Gesù lo restituì a sua madre. (Lc 7,13.15)
Gesù prese la mano della fanciulla e disse ad alta voce: «Faciulla,
alzati!». La vita ritornò in lei e si alzò all’istante. Egli
ordinò di darle da mangiare. (Lc 8,54-55)
Acclamazione: Vieni, Signore, vieni! Vieni a salvarci, vieni!
L2 «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli
è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare
e a salvare ciò che era perduto». (Lc 19,9-10)
Prese il pane, rese grazie, lo spezzò, lo diede ai suoi discepoli
dicendo: «Questo è il mio corpo, che è dato per voi».
(Lc 22,19)
Acclamazione: Vieni, Signore, vieni! Vieni a salvarci, vieni!
4.
Gesù viene, oggi
G. La parola racconta la vicenda di Dio
germogliato dalla terra della nostra storia.
Vicenda che odora di umano, profuma di Dio.
Gesù è il Signore della storia.
Colui che dona la speranza.
Inaugura il mondo dove regna la giustizia, la pace e l’amore.
Vieni anche oggi. Qui tra noi.
Nella nostra vita, nella nostra famiglia, nel nostro mondo.
Veglia di Natale 43
L1 Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva
parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in
questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha
stabilito erede di tutte le cose e mediante il quale ha fatto
anche il mondo. (Eb 1,1-2)
L2 Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo
promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere
insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe
suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla
pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Mentre
però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in
sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di
Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti
il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo
». (Mt 1,18-20)
L1 Lo Spirito e la sposa dicono: «Vieni!». E chi ascolta ripeta:
«Vieni!». Chi ha sete, venga; chi vuole, prenda gratuitamente
l’acqua della vita. Colui che attesta queste cose dice: «Sì,
vengo presto!». Amen. Vieni, Signore Gesù! (Ap 22, 17.20)
Canto: Tu, quando verrai (CdP 451)
Preghiera d’invocazione
Vieni, ferma fiducia di chi è bloccato nel male.
Vieni, sicura speranza di chi vaga nella solitudine,
perduto nei deserti del male che incombe
e impedisce di vedere la luce e di invocare la liberazione.
Vieni, liberatore potente!
Rit.: Vieni, Signore, vieni! Maranathà! (CdP 452)
Vieni, Signore, nella nostra esistenza.
Incapaci noi siamo di costruire salvezza
e trovare la strada dell’incontro che salva.
Vieni, desiderio di luce.
Vieni, nostro vero domani.
Vieni, guida all’autentica meta della vita riuscita.
44 Sussidio
Vieni, misericordia che la miseria ascolta.
Vieni, carezza che sana le piaghe
e ridona salute.
Vieni, amore che perdona. Rit. /
Vieni, pace serena per l’uomo deluso:
nella tua sconfinata dolcezza
lenisci col balsamo puro le nostre ferite.
Vieni, soccorso a chi teme il domani:
non sappiamo tendere al tuo volto,
se tu non ci guidi e ci apri la vita. Rit. /
Vieni, amico sempre fedele:
noi non siamo capaci di dono costante,
ma tu sempre ci accogli e ci tendi la mano.
Veni, tu che conosci l’umana avventura:
nel nostro tempo di tormentate vicende,
indica il cammino e la meta oltre il presente. Rit. /
Vieni, Signore!
Vieni, Gesù, nostra pace!
Vieni, Gesù, nostra speranza! Rit. /
Padre nostro…
G. Vieni, Gesù, luce del mondo,
libertà degli schiavi, speranza dei poveri!
Con mille nomi noi ti invochiamo
per dirti il nostro desiderio di te!
Tu, incontro di Dio e dell’uomo,
uomo più uomo di noi, uomo, Dio come Dio!
Tu, nostra risposta e nostra invocazione.
Tu, il Germoglio della nostra terra.
Speranza di un nuovo domani.
Tu, Signore della storia, Principio e Fine di tutto.
Vieni a noi come pane e carezza, conforto e speranza.
Vieni, ti aspettiamo, ti desideriamo. Vieni!
Canto: Nuovi cieli (CdP 450)