Decennale della morte del vescovo Mazzoni

Basilica Cattedrale di Gaeta • martedì 12 luglio 2022 • ore 20.00

L’Arcivescovo di Gaeta S.E. Mons. Luigi Vari e la Comunità diocesana ricorderanno l’amato Pastore S.E. Mons. Pier Luigi Mazzoni, in occasione del X anniversario della morte, nella celebrazione dell’Eucaristia martedì 12 luglio 2022 alle ore 20.00 nella Basilica Cattedrale di Gaeta.

L’Arcivescovo S.E. Mons. Pier Luigi Mazzoni nasce a Dovadola, in provincia di Forlì, il 3 agosto 1932. Inizia la sua preparazione al sacerdozio nel seminario di Modigliana e poi a Roma. Qui fu alunno del Pontificio Seminario Lombardo, consegue la laurea in diritto canonico e la licenza in filosofia presso la Pontificia Università Lateranense e la laurea in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana.

Viene ordinato sacerdote il 16 febbraio 1958 e a Roma e il 19 dicembre 1959 viene assunto come officiale presso la Congregazione per i Vescovi ricevendo poi successivamente vari incarichi nel medesimo dicastero fino alla nomina a Capo Ufficio il 3 marzo 1978.

Svolge incarichi presso la Nunziatura Apostolica in Italia e dal 1986 è anche sostituto alla Segreteria del Collegio Cardinalizio. Il 13 aprile 1991 viene eletto vescovo di Ascoli Piceno, consacrato vescovo a Roma nella basilica di Santa Maria Maggiore il 18 maggio 1991 e dopo il ministero episcopale ad Ascoli Piceno è nominato arcivescovo di Gaeta il 12 febbraio 1997.

Nel 2008 papa Benedetto XVI accoglie le sue dimissioni e mons. Mazzoni rimane a vivere a Gaeta. Delegato della Conferenza Episcopale Laziale per il Laicato e Membro della Congregazione per i Vescovi, ha guidato l’Arcidiocesi di Gaeta fino al 27 ottobre 2007.

In dieci anni di intenso ministero, monsignor Mazzoni ha lasciato un incisivo ricordo della sua azione pastorale, avendo a cuore tutte le categorie sociali, svolgendo il suo ministero di padre e pastore con grande senso di responsabilità e dedizione al compito. Persona dalle grandi doti umane e spirituali, esperto nel diritto, monsignor Mazzoni sapeva amministrare con competenza i beni spirituali e materiali della chiesa di Gaeta. Persona affabile, dalle grandi doti umane, si sapeva relazionale con i piccoli e i grandi, con i dotti e le persone semplici. Uomo di cultura, sapeva porgere la parola di Dio con fascino e immediatezza. Le sue omelie, le sue riflessioni, le sue lettere pastorali inviate alla Diocesi in dieci anni di ministero episcopale rappresentano un patrimonio spirituale e un grande insegnamento di un Vescovo che amava profondamente la Chiesa e la gente. Attento ai cambiamenti sociali, prestava attenzione a tutto ciò che riguardava la persona umana nel suo evolversi della storia contemporanea. Nel suo cuore i bambini, i giovani, le famiglie, i lavoratori, la sana tradizione e fede, ma anche l’ansia e la preoccupazione per un rinnovamento sincero della grande famiglia cristiana della Chiesa gaetana. Sempre disponibile ed affabile con tutti, un vero signore e gentiluomo, dai sani principi morali e spirituali acquisiti nella sua famiglia d’origine e poi maturati nel corso della sua formazione in vista del sacerdozio e nel servizio prima alla Chiesa universale, poi alla diocesi di Ascoli Piceno e, infine, alla nostra Arcidiocesi gaetana.