Don Cosimino Fronzuto, Prima sessione pubblica inchiesta virtù e fama di santità

Entra nel vivo la causa di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio don Cosimino Fronzuto, presbitero dell’Arcidiocesi di Gaeta, nato nel 1939 e morto nel 1989. Domenica 21 gennaio 2024 nella Basilica Cattedrale di Gaeta alle ore 17.00 si terrà la sessione pubblica straordinaria di insediamento del Tribunale Diocesano di inchiesta sulle virtù e la fama di santità del Servo di Dio don Cosimino Fronzuto, unitamente alla commissione storica che esaminerà gli scritti raccolti sulla sua vita e la sua missione. Seguirà alle ore 18.00 la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo di Gaeta mons. Luigi Vari.

Don Cosimino Fronzuto nacque a Gaeta il 5 settembre 1939. Entrò prima nel seminario diocesano di Gaeta e poi passò al seminario regionale di Anagni dove finì il liceo. Fu ordinato sacerdote il 14 luglio 1963 e nello stesso anno conseguì la licenza in teologia presso la Facoltà Teologica di Posillipo a Napoli. Il 10 settembre 1967 fu nominato parroco della parrocchia di San Paolo Apostolo a Gaeta, incarico che ricoprì fino alla morte, avvenuta il 5 luglio 1989, colpito negli ultimi anni da una grave malattia. Fu da sempre legato al Movimento dei Focolari e agli arcivescovi di Gaeta, in particolare mons. Lorenzo Gargiulo.

“La Chiesa di Gaeta che annovera don Cosimino fra i suoi figli, è piena di gioia e di gratitudine a Dio che non si dimentica mai dei suoi figli e che non smette mai di far nascere nella comunità uomini e donne capaci di mantenere accesa la fiamma dell’amore e di cercare di tracciare sentieri di riconciliazione. Il cammino che oggi inizia è occasione non solo per riconoscere la santità, ma anche per provocare il desiderio della santità” afferma l’arcivescovo di Gaeta mons. Luigi Vari.

L’opera di don Fronzuto ha ispirato la nascita dell’omonima Fondazione onlus nel 1990, ente morale per la formazione e l’assistenza dei più fragili (www.fondazionefronzuto.org) nonché l’associazione privata di fedeli “Amici di don Cosimino Fronzuto”, nata nel 2021 per la promozione della causa di beatificazione e canonizzazione (email a assamicidoncosimino@gmail.com).

 

LA LETTERA DELL’ARCIVESCOVO LUIGI VARI

Carissimi Fratelli e Sorelle,

sono lieto di annunciare a tutti che il 21 Gennaio 2024 nella Basilica Cattedrale di Gaeta avrà luogo la prima sessione pubblica del Tribunale che condurrà la fase diocesana dell’Inchiesta sulle virtù e la fama di santità del Servo di Dio don Cosimino Fronzuto (1939 – 1989) nella speranza condivisa da molti che lo hanno conosciuto e amato, di poterlo indicare come esempio di vita cristiana per tutta la Chiesa.

Fin dal momento della morte del Servo di Dio, è iniziato un movimento di gratitudine e di affetto che ha raccolto non solo i cristiani di Gaeta che hanno fatto esperienza della sua carità pastorale, ma anche di quanti, sparsi in diverse località e regioni del mondo, lo hanno conosciuto e apprezzato, hanno fatto esperienza della sua carità e amicizia sacerdotale.

Il Papa nell’ Esortazione Apostolica, Gaudete et Exultate, ci chiede di avere attenzione per i santi che hanno fatto parte della nostra vita, quelli, dice con una sintesi felice, della porta accanto. Il Servo di Dio, don Cosimino è certamente una di queste persone che ha vissuto con convinzione il Vangelo, soprattutto attento a obbedire al comandamento dell’Amore e a coltivare il seme dell’Unità. Lo ha fatto vivendo come sacerdote in mezzo alla gente, come parroco fra i suoi parrocchiani, molti dei quali lo ricordano con grande gratitudine riconoscendo in lui un maestro di fede e un testimone del Vangelo. Una santità di piccoli gesti, a portata di tutti e per questo soprattutto preziosa.

La Chiesa di Gaeta che annovera don Cosimino fra i suoi figli, è piena di gioia e di gratitudine a Dio che non si dimentica mai dei suoi figli e che non smette mai di far nascere nella comunità uomini e donne capaci di mantenere accesa la fiamma dell’amore e di cercare di tracciare sentieri di riconciliazione.

Il cammino che oggi inizia è occasione non solo per riconoscere la santità, ma anche di provocare il desiderio della santità. La santità dei fratelli è uno specchio che non serve tanto a misurare la propria fragilità, quanto a vedere come nessuna fragilità impedisce l’opera di Dio.

Il cammino che inizia ci ricorda che questa è una terra che sa produrre santità, e questo è motivo di orgoglio certamente, di gioia, e anche di un rinnovato entusiasmo per la nostra vita ecclesiale.

Gaeta, 13 dicembre 2023

Luigi Vari, Arcivescovo di Gaeta