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Musica, danza, cinema, teatro, Vangelo, vita. Tutto pronto per la seconda tappa dell’assemblea diocesana ‘Voi gridate ORA!’, in programma per venerdì 1 marzo alle ore 21.00 alla discoteca Valle Corsari di Sperlonga (Via Flacca km 15.800). L’evento, organizzato dal centro pastorale diocesano e curato dagli uffici di pastorale giovanile e pastorale scolastica, è rivolto ai giovani dai 16 ai 30 anni.
Libertà, ora, giustizia, coraggio, leggerezza e abbracciami. Sono queste le sei parole-chiave che guideranno la serata con racconti, musica, arte e vita per dare una direzione nuova al mondo intorno a sé, come Gesù nel Vangelo. Accompagna la serata la voce di Flavio Ferdinandi, la musica del dj Nicola Rosa e del duo The Double Sense.
Flavio Ferdinandi è conduttore radiofonico e dj in locali del centro Italia e all’estero. Ha studiato canto e dizione occupandosi di progetti sonori e performance vocali, produzioni rap, dj ufficiale in numerosi RollerFest, visualdj, presentatore di eventi e in radio. Nicola Rosa è dj amatoriale e fa parte del team House Folies, gruppo di pubbliche relazioni che ha dato vita anche a progetti di successo come #Tuttanatastoria, White Room e Freedom. The Double Sense nasce come gruppo pop-rock di Fondi con un repertorio di classici rock fino agli ultimi successi moderni. Il set da quartetto rock dei primi tempi si è modificato in un duo che ripropone il repertorio in chiave acustica, aggiungendo anche brani tratti dalla tradizione cantautorale italiana, con Alessandra Mosconi (voce) e Riccardo Fantin (chitarra e voce).
L’arcidiocesi di Gaeta ringrazia Domenico Caradonna, Sergio Gionta, Gianfranco Annunziata, Antonio De Rosa e tutto lo staff di Valle Corsari #Tuttanatastoria.
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Ready to start! Una serata per i giovani e dei giovani! Se hai dai 16 ai 30 anni non puoi assolutamente mancare. Appuntamento per venerdì 1 marzo dalle ore 21.00 a Valle Corsari, Sperlonga (LT) in Via Flacca km 15.800. Seconda tappa del percorso dell’Assemblea dei giovani 2018-2019 a cura dalla arcidiocesi di Gaeta.
INFO E PRENOTAZIONI: 331.4068130 (anche Whatsapp)
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IO GRIDO CHALLENGE
hashtag #iogrido
Al via l’IO GRIDO CHALLENGE. Trova una parola o una frase che vorresti urlare al mondo, fai un video mentre la gridi, pubblicalo su Facebook, Istagram, Twitter con l’hashtag #iogrido e nomina 3 amici.
Vogliono farvi tacere… voi gridate!
LA NOSTRA CHIESA VUOLE BENE AI GIOVANI?
di Luigi Vari, vescovo
Noi tutti li cerchiamo, alcune volte li troviamo, altre sperimentiamo tanta lontananza e diffidenza, pure in quelli che frequentano le parrocchie e le associazioni. Si ha qualche volta la sensazione che molti, nella Chiesa e fuori dalla Chiesa, abbiano rinunciato a loro, abbiano perso interesse.
Le analisi sociologiche fanno a gara a fornire dati che giustificano la rinuncia; le esperienze di molte comunità di aver provato molte strade senza successo, quasi la giustificano. L’unico effetto sicuro dei discorsi sui giovani, in qualunque ambito accada, è quello di alimentare sensi di colpa, per cui ci si stanca di parlarne.
Resta, però che, per quanto vecchia sia la popolazione italiana, grazie a Dio, ci sono molti giovani.
Siamo convinti che il discorso dei giovani si riduca a qualche dinamica o qualche iniziativa ben riuscita?
Gli appuntamenti dell’anno pastorale che si apre, che vuole essere il nostro piccolo sinodo sui giovani e dei giovani, hanno come finalità quella di aiutare le nostre comunità, movimenti e associazioni a convertirsi ai giovani, fuggendo dalla domanda che chiede come attirarli, per rispondere piuttosto a quella “come essere per non respingerli e per incrociarli”, spinti dal desiderio di condividere anche con loro, come con tutti, la bellezza del Vangelo.
Una scrittrice invitava a riflettere che le api, morendo, denunciavano la mancanza sempre più imponente di fiori. Su questo noi possiamo interrogarci e convertirci, sulla nostra natura di comunità, se, cioè, siamo fiori sulle quali le api, nel caso i giovani, possano posarsi per trovare nutrimento: accoglienza, serenità, speranza, condivisione, vicinanza alla vita con tutte le sue esigenze.
Il cammino di quest’anno, nato nella condivisione del Consiglio Presbiterale e del Consiglio Pastorale parte proprio dal desiderio di percorrere, o almeno iniziare a farlo, un cammino che, lo ripeto, potrebbe essere definito di conversione della nostra comunità perché sia più bella, senza rughe, né macchie.
Un luogo sicuro in cui si possa desiderare di stare.