Funerali di Romeo Bondanese, l’omelia di mons. Luigi Vari – audio e testo

Il tempo di Romeo è ora nelle mani di Dio

Romeo Bondanese

Domenica 21 febbraio 2021 presso la chiesa dei Santi Lorenzo e Giovanni Battista si sono svolti i funerali del 17enne formiano Romeo Bondanese: tanta la commozione delle persone accorse sul sagrato della chiesa di San Giovanni Battista a Formia per dare l’ultimo saluto a Romeo. Le esequie sono state celebrate dall’Arcivescovo di Gaeta mons. Luigi Vari.

AUDIO – Omelia di mons. Luigi Vari

TESTO – Omelia di mons. Luigi Vari

Carissimi fratelli, carissimi Tina e Domenico, caro Francesco, cari della famiglia di Romeo e tutti voi che siete così numerosi qui questa sera insieme a tuta la chiesa di Formia.

Caro Romeo a diciassette anni gli occhi sono fatti per far innamorare della vita, le mani servono solo per accarezzare, a sostenere gli amici, ad abbracciare. A diciassette anni il tempo che si conosce è solo il futuro.

Insieme al tuo papà e alla tua mamma, insieme ai tuoi amici che erano lì, tutta Formia, tutta Italia, tutti noi e anche Dio, siamo rimasti senza fiato, senza parole.

Sei troppo giovane, troppa la violenza e l’incoscienza che strappano  la vita.

Il male è sempre troppo, ma quando porta con sé la morte…

Tutte le nostre parole sono troppo poche e anche le lacrime che non ci sembrano mai troppe, soprattutto non lo sembrano a tuo papà e alla tua mamma.

Con loro siamo qui riuniti, seduti accanto a loro e accanto a te nell’impresa che ci sembra impossibile di asciugarci le lacrime e con questa preghiera, che io lo so, è anche la tua preghiera soprattutto pensando ai tuoi genitori che rivolgiamo Dio Padre dei viventi e Padre nostro: asciuga le nostre lacrime.

Oggi la prima lettura che abbiamo ascoltato racconta di Dio che disegna l’arcobaleno.

Come quello che Gesù disegna quella volta che c’era una ragazza che si era trovata in mezzo e tutti dicevano qualcosa di lei e anche contro di lei e ognuno diceva la sua, qualcuno addirittura lo fece arrabbiare un po’ Gesù perché dicevano che l’occasione era buona per dare un esempio.

Tu, Gesù, hai fatto una cosa. Ti sei messo seduto e ti sei messo a scrivere per terra, finché tutti uno alla volta si allontanarono e sei rimasto solo  tu con quella ragazza, solo tu con Romeo sei rimasto dopo che la vita lo ha lasciato, e le hai detto: forza continua a vivere e smettendo di disegnare per terra hai cominciato a ridisegnare la vita.

Questo fai anche stasera qui con noi, dopo che abbiamo detto tutto quello che ci veniva in mente, dopo che ti abbiamo anche messo in mezzo, dopo che abbiamo detto cose straordinariamente belle, e grazie alla mamma e al papa e alla famiglia di Romeo che avete detto delle cose belle; ora ci inviti a stare in silenzio e a ridisegnare la vita.

Prima di tutto ridisegni il tempo, noi protestiamo: Romeo non ha più tempo; ci rispondi che il suo ormai è il tempo di Dio, che tu hai dato la vita perché non finisse il tempo; ci guardi poi negli occhi soprattutto ai più giovani di noi e ci dici: ma lo vedete quanto è importante il tempo, ogni giorno, ogni ora e ogni istante? Il tempo di Romeo è ora nelle mani di Dio, ma il nostro tempo? Il vostro tempo? Signore ridisegna il tempo nostro, ridisegna il tempo dei più giovani, ridisegna il tempo di quelli che hanno visto fuggire la vita di Romeo, che possano pensare ai loro istanti come scintille di vita e di bene, che lo vedano e lo vediamo come qualcosa che è terribile riempire di niente, che è terribile svuotarlo di futuro.

Disegni l’amore, forse questo lo capiamo meglio perché di amore in questi giorni ne è esploso tanto. Però non è stato l’amore a uccidere Romeo. L’amore lo terrà in vita nella memoria, nel vuoto del cuore, soprattutto Dio amore non si perde nessuna vita. L’amore è così semplice e dove c’è amore non c’è violenza, non sferra pugni l’amore, non toglie la possibilità di amare ancora.

Ridisegna l’amore perché si è un po’ cancellato nella nostra vita, si è cancellato nella violenza, nella mancanza di umiltà, nel vivere come se non ci fosse un domani; ma non si è cancellato da solo. L’amore si impara dai nostri papà e dalle nostre mamme, ma loro da soli non ce la fanno; il disegno dell’amore è nelle mani di tutti noi e ci siamo troppo distratti e a questi ragazzi gli abbiamo smontato il mondo.

La strada per rimontarlo non è dare istruzioni, ma rimontarlo insieme,  con l’umiltà dei grandi e il coraggio e la fiducia di voi giovani proprio come ha fatto Gesù con quella ragazza, si è messo insieme a lei a rimontargli il mondo.

C’è Maria stasera qui con noi, Lei con in braccio il figlio ucciso, senza perché, semmai ci possa essere un perché; Maria che lo abbraccia e che continua a sussurrargli quanto gli vuole bene; Maria che a quelli che le passano accanto e la circondano oppressi dalla morte, chiedeva con gli occhi: non gli fate il torto di non credere alla sua vita, non gli fate il torto di pensare che è finita qui. Non glielo facciamo questo torto a Romeo di pensare che è tutto finito qui. 

Voi avete chiesto carissimi Tina e Domenico: vorremmo solo che la morte di Romeo non fosse inutile. Solo i vostri occhi possono fare questo miracolo, solo voi con il vostro sguardo potete ripetere il miracolo della vita.

Per il resto, per tutto il resto, per la pietà e per la giustizia, per le altre vite coinvolte, che sono vite, adesso, questo adesso, è solo per Romeo. Amen.

 

Scarica qui il testo: Funerale Romeo Bondanese, Omelia mons. Luigi Vari

VIDEO DELLA CELEBRAZIONE – a cura di Gaetachannel.it