
Fede e salute. Binomio apparentemente strano. Ma capace di sintetizzare due fondamentali bisogni della vita di ogni persona, la cura dell’anima – la fede – e del corpo – la salute –, al centro dell’attenzione del Giubileo degli Operatori Sanitari di domenica 6 aprile. Punto focale delle celebrazioni, il Vaticano, dove intorno a papa Francesco, ancora convalescente per una pericolosa polmonite bilaterale, si radunano medici, sanitari, volontari di case riabilitative ed assistenziali, ma soprattutto ammalati, familiari, istituzioni. Ma non solo.
La stessa giornata giubilare sulla sanità sarà celebrata a livello diocesano anche sul Santuario della Madonna della Civita di Itri, alle ore 16,00, presieduta dall’arcivescovo di Gaeta Luigi Vari. “Un raduno giubilare di altissimo valore sanitario e spirituale davanti alla Madonna della Civita con medici, infermieri, ammalati e famiglie uniti in un cammino di fede, di speranza e di cura provenienti dall’intero basso Lazio”, anticipa don Adriano di Gesù, rettore del Santuario da oltre mille anni meta di pellegrinaggi di anonimi viandanti e di personaggi che hanno segnato la storia della Chiesa come Pio IX e Giovanni Paolo II. È una storia, dunque, che continua come una piccola-grande Lourdes oggi sulle orme della testimonianza offerta da papa Francesco nei recenti 38 giorni di ricovero ospedaliero. Come, nota, ad esempio, Sabrina Cenciarelli, direttrice generale dell’Asl di Latina, secondo la quale “il Giubileo della sanità è l’occasione ideale per mettere al centro dell’attenzione l’ammalato non solo per le sue patologie, ma per tutto quanto gira intorno a lui, dalla famiglia, ai sanitari ed a quanti hanno a cuore la sua sorte come paziente e come persona”.
Il 6 aprile, dopo il raduno, le testimonianze e le preghiere davanti all’icona della Madonna della Civita, Messa celebrata dall’arcivescovo Vari. Al termine, concerto della Corale “Fondi-Lenola” diretta da Gianni Mastromanno e Maria Civita Marrocco.
Orazio La Rocca,
vaticanista