La Caritas diocesana di Gaeta tra i banchi di scuola per dire no all’azzardo

Sono iniziati nella mattinata del 21 febbraio i seminari formativi che la Caritas Diocesana di Gaeta sta avviando presso alcune scuole del territorio del sud-pontino per promuovere la consapevolezza che l’azzardo induce fenomeni di comportamento a rischio per la salute che potrebbero degenerare in malattia neuro-psico-biologica con conseguenze sanitarie e sociali e necessità di cura e riabilitazione.

Il seminario, svolto presso l’Istituto Professionale Alberghiero “Angelo Celletti” di Formia, è stato condotto dalla dott.ssa Franca Anzelmo, logoterapeuta e specialista delle dipendenze comportamentali, e dalla prof.ssa Giulia Anzelmo, docente universitario in prevenzione in comunità e relazioni d’aiuto. Hanno partecipato le classi terze dell’Istituto, coordinate dalla docente referente prof.ssa Soprano.

Prossimamente il seminario verrà presentato al Liceo Scientifico “Enrico Fermi” di Gaeta e all’Istituto Tecnico Economico “Bruno Tallini” di Castelforte e ad altre scuole che stanno, a mano a mano, aderendo alla iniziativa della Caritas di Gaeta, portata avanti attraverso il Tavolo di lavoro contro l’azzardo, una rete solidale di contrasto alle scommesse a cui aderiscono la Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali, l’associazione Libera Presidio Sud Pontino e Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno di Gaeta.

Il seminario, basato su metodo didattico interattivo, ha pienamente coinvolto gli studenti sottoponendo loro delle domande e proiettando delle schede con contenuti scientifici su tre principali aspetti: il fenomeno del gioco d’azzardo, l’inquadramento del disturbo patologico e gli interventi di prevenzione. A queste unità didattiche ha fatto seguito la proiezione di alcuni filmati sulla testimonianza di alcuni giocatori che sono usciti dal tunnel della patologia d’azzardo.

Dal confronto con gli studenti è emerso che la cultura dell’azzardo, ossia l’abitudine a giocare con slot machine o giochi on line e di comprare biglietti “gratta e vinci” o lotterie varie, è ampiamente diffusa tra gli adolescenti, con alcuni casi di comportamento problematico che fanno presagire una vera e propria dipendenza patologica. Purtroppo queste abitudini vengono accettate con disinvoltura come prassi quotidiane e la sensibilità degli studenti non percepisce fino in fondo che queste consuetudini possono sfociare in un disturbo comportamentale.

Ben vengano, quindi, questi seminari proposti dalla Caritas di Gaeta che hanno l’obiettivo di far crescere la consapevolezza che l’azzardo non è un gioco, che puntare denaro attraverso scommesse, slot machine, gratta e vinci, ma anche lotto e superenalotto può creare una dipendenza come quella da stupefacenti, causando danni ai giocatori e alle famiglie e che la patologia da gioco d’azzardo non è solo un fenomeno sociale, ma è una vera e propria malattia, che rende incapaci di resistere all’impulso di giocare.

La Caritas di Gaeta, insieme al Tavolo di lavoro, proseguirà il percorso di contrasto all’azzardo su più fronti e in particolare su quello istituzionale affinché si possa agire a livello di Distretto Sanitario emanando regolamenti comuni ad ogni città con l’obiettivo di incoraggiare gli esercenti a disfarsi delle slot machine e inserendo norme più restrittive per l’ubicazione delle sale gioco o delle macchinette mangiasoldi nei locali commerciali.