L’Arcidiocesi di Gaeta riparte per il Benin: a settembre il terzo viaggio missionario

Dopo il successo delle prime due esperienze, il prossimo settembre partirà l’esperienza di “Strade di Umanità” per la terza volta in Benin. Il progetto, coordinato dagli uffici Caritas e Missionario dell’Arcidiocesi di Gaeta, permetterà a un gruppo di sette volontari di visitare il paese dell’Africa occidentale dove la nostra Chiesa diocesana ha ormai intessuto rapporti profondi con le suore di sant’Agostino del Benin.

Abbiamo visto con i nostri occhi quanto è vero che la fraternità è universale e come quest’esperienza cambia nell’intimo chi decide di partecipare. Tornare in Benin significa continuare un cammino di condivisione e speranza, ma significa anche tornare a far visita a fratelli e sorelle che sono entrati nella nostra vita tanto quanto noi nella loro.

Il viaggio missionario, in questo Anno giubilare, assume ancor più il valore di un pellegrinaggio che porterà i volontari ad avvicinarsi al proprio cuore.

A chi parte con l’esperienza di “Strade di Umanità” vengono chieste tre disponibilità, che fanno parte di un percorso ormai consolidato. La prima è accettare di formarsi prima della partenza, la seconda vivere il viaggio anche come esperienza spirituale oltre che di volontariato, la terza a raccontare tutto il bene che si è raccolto alla nostra chiesa diocesana nell’anno successivo.

«L’esperienza missionaria di Strade di Umanità – racconta Elisa, che ha partecipato ai due viaggi precedenti – cambia la vita di chi parte e di chi ci accoglie in Benin. È stata una sorpresa incredibile scoprire che i bambini a cui sono rimasta legata nel primo viaggio del 2022, nel 2024 ricordavano ancora il mio nome. Ciò che costruiamo è amicizia e vicinanza».

La partecipazione è aperta a tutti i maggiorenni, nel limite dei posti disponibili. Ulteriori dettagli e aggiornamenti disponibili sui canali social dell’Arcidiocesi e della Pastorale sociale di Gaeta.

Per info: vicedirettore@caritasgaeta.it oppure scrivi a 329 8794417.

don Francesco Contestabile,
direttore dell’Ufficio per la pastorale sociale

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