Museo Diocesano e della religiosità del Parco dei Monti Aurunci

Il Museo, nel palazzo De Vio, mostra artisti del calibro di Giovanni da Gaeta, Quartararo, d’Errico Fiammingo, Metsys, Luis de Morales, Imparato, Pulzone, Santafede, Brandi, Giordano, Solimena, Conca e De Mura. Il museo ospita lo Stendardo della battaglia di Lepanto (1571) issato sulla nave ammiraglia della flotta pontificia nella battaglia navale contro i Turchi. Vi sono esposti anche una serie di manufatti di oreficeria ed argenteria (sec. XI – XIX) e tre preziosi Exultet.

Contatti

Piazza Cardinale de Vio, 7 – 04024 Gaeta (LT)
Telefono 0771.740300
Email museo@arcidiocesigaeta.it
Email beniculturali@arcidiocesigaeta.it

Struttura

don Gennaro Petruccelli, Direttore
Lino Sorabella, Collaboratore

Orari di apertura

venerdì 16.30 – 19.30

sabato e domenica 09.00 – 12.30 e 16.00 – 20.00

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Il nuovo allestimento del Museo Diocesano si sviluppa nei primi tre piani dell’abitazione del Cardinale Tommaso De Vio. Il palazzo subì notevoli rimaneggiamenti nel corso dei secoli, fino alla metà dell’Ottocento quando fu aggiunta la nuova facciata; è stato sede del seminario vescovile per oltre un secolo, fino alla fine degli anni Sessanta del Novecento. La pinacoteca raccoglie tavole e tele quasi esclusivamente a soggetto religioso, databili tra il XII e il XVIII secolo.

Tra i pittori si riscontrano Giovanni da Gaeta, artista attivo nella seconda metà del XV secolo; Riccardo Quartararo; Teodoro d’Errico Fiammingo; Quentin Metsys; Luis de Morales; Girolamo Imparato; Scipione Pulzone; Fabrizio Santafede; Giacinto Brandi; Luca Giordano; Francesco Solimena e Sebastiano Conca. Alcune delle opere esposte sono giunte a Gaeta alla metà del XIX secolo per ornare alcuni edifici sacri della città: questa iniziativa venne intrapresa da re Ferdinando II, il quale considerava il centro tirrenico come seconda capitale del Regno

Il museo ospita, inoltre, lo Stendardo della battaglia di Lepanto: sul sacro vessillo, in seta pregiata con sfondo rosso e bordatura in oro, è raffigurato Gesù crocifisso tra San Pietro e San Paolo; al di sotto è presente la scritta IN HOC SIGNO VINCES. Lo Stendardo fu issato nel 1571 sulla nave ammiraglia della flotta pontificia durante la famosa battaglia di Lepanto tra la flotta cristiana duidata da don Giovanni d’Austria contro le navi dei Turchi che da tempo depredavano le coste del Mediterraneo. Nel museo sono esposti anche una serie di manufatti di oreficeria ed argenteria dal secolo XI al XIX: di straordinaria fattura la croce bizantina dono del Cardinale De Vio alla Cattedrale di Gaeta.