I pellegrinaggi al Santuario della Civita nel mese di maggio

Sono iniziati nel ricordo di papa Francesco, scomparso lunedì dopo Pasqua, i pellegrinaggi mariani del mese di maggio al santuario della Madonna della Civita di Itri. La figura, l’opera e la totale dedizione pastorale al servizio della Chiesa di Bergoglio sono le tematiche devozionali che accompagnano le preghiere dei pellegrini che dall’inizio di maggio ascendono al Monte Civita. «È il rinnovarsi di un evento storico di pietà popolare che ogni anno si rinnova davanti alla sacra immagine dell’icona mariana bizantina venerata da oltre un millennio nel nostro santuario», spiega il rettore, don Adriano Di Gesù. A omaggiare la Vergine, «pellegrini di tutte le età, provenienti dal centro Italia, come figli che fanno visita alla propria mamma per onorarla, ringraziarla, chiederle aiuto e protezione, e, soprattutto, per dedicarle parole e pensieri devozionali sia comunitari che perdonali, e per pregare e sciogliere voti», aggiunge il rettore.

Il primo pellegrinaggio a inaugurare il mese mariano ‘25 è stato quello storico della Contrada Querce di Fondi che «anche quest’anno non ha tradito le attese», assicurano i padri custodi del Santuario. Nel pieno rispetto della tradizione, i pellegrini fondani sono partiti a piedi all’alba di venerdì 1° maggio, per arrivare al Santuario intorno alle ore 10.30, percorrendo una trentina di chilometri attraverso monti, vallate e colline lungo sentieri lontani dai tracciati comunali, provinciali e regionali. All’arrivo – «stanchi, ma felici per essere tornati di nuovo a venerare la Madonna della Civita nella sua casa», spiegano soddisfatti gli organizzatori del pellegrinaggio – verso le 11 celebrazione della Santa Messa e sosta devozionale davanti all’icona. Nel pomeriggio, a partire dalle 15.30 saluto e ripartenza per Fondi. A rendere ancora più significativa la giornata, la presenza dell’arcivescovo di Gaeta, monsignor Luigi Vari, che alle ore 18 ha celebrato una Messa solenne in occasione dell’inizio del mese mariano.

«Il Cammino della Madonna della Civita – spiega il rettore – è uno degli itinerari di pellegrinaggio più ricchi di storia, di spiritualità e di amore per la natura. Sono innumerevoli i pellegrini che arrivano a piedi da ogni parte del Lazio, della Campania e da altre Regioni. In tanti si servono anche di bus, di automobili, in bicicletta, bike e moto. E persino in autostop».

Tra i tanti pellegrinaggi in programma, le Compagnie di Pofi, Castro e San Giovanni Incarico nella Domenica in Albis; il giorno dell’Ascensione, Falvaterra e Roccasecca dei Volsci; il primo Maggio, oltre a Fondi le Querce, Monte San Biagio e Vallemarina; il 20 maggio Campodimele. A giugno per sette sabati la comunità di Itri sale devota da Contrada Raìno. Nel mese di luglio è la volta dei devoti di Minturno, Sessa, Scauri e Pico, ad agosto ci sono ancora le compagnie di Pontecorvo, Pastena, Roccasecca di Cassino e Lenola. A settembre arriveranno le compagnie di Maranola, Mondragone, Cellole, Sessa, Rocca Monfina, Villa Latina, Rocca d’Evandro, Sperlonga e San Raffaele di Fondi.

«Molti pellegrini scelgono di raggiungere il Santuario a piedi percorrendo sentieri immersi nella natura. In particolare – conclude don Adriano Di Gesù – dal versante di Itri ai piedi del Monte Fusco, in localita Raìno parte il più antico sentiero composto da 14 Cappelle della Via Crucis fino a raggiungere il Santuario. Altri possibili sentieri praticabili a piedi sono quelli percorsi dai pellegrini provenienti anche dai diversi paesi della provincia di Frosinone e da Fondi, Lenola, Campodimele».

Orazio La Rocca,
vaticanista

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