
Il 18 luglio 2024 è partita l’iniziativa “una vela latina per la pace”. A Gaeta, l’evento che ha visto salpare l’imbarcazione che attraverserà il Mediterraneo per portare il suo messaggio di pace. L’arcivescovo di Gaeta monsignor Luigi Vari ha celebrato la Santa Messa per i marinai presso la Cappella d’Oro del Santuario della Santissima Annunziata, alla presenza dell’Imam della Grande Moschea di Roma, Nader Akkad, e in seguito ha benedetto l’imbarcazione e l’equipaggio.
La presenza di un vescovo e di un imam alla cerimonia è stata profondamente significativa perché indica l’alto valore del dialogo interreligioso e, ancor più, perché ripropone la religione non come elemento divisivo o di lotta tra i popoli, ma come ciò che nella sua spiritualità profonda porta iscritto il desiderio della pace e della concordia tra le genti.
L’iniziativa, realizzata con il fondamentale sostegno di Camera di Commercio Latina Frosinone, Azienda Speciale Informare, Blue Forum e con la collaborazione del Comune di Gaeta, è promossa dall’Associazione Hormiæ Mare Nostrum. La cerimonia di partenza è avvenuta presso il molo Santa Maria, alla presenza delle istituzioni e della autorità civili e militari.
La vela, simbolo che ha dominato i mari negli ultimi mille anni, permettendo scambi culturali e commerciali e facendo sì che si affermasse la nostra identità di Nazione di mare, porterà un messaggio di pace e unione tra i popoli del quale oggi più che mai abbiamo bisogno. Questa è un’iniziativa non simbolica ma concreta. Quello che vuole fare la vela latina con il suo viaggio è piantare un seme di speranza che avremo il compito di coltivare per le nuove generazioni.
L’iniziativa è stata onorata anche di un messaggio del Santo Padre consegnato al comandante Di Russo da parte dell’Arcivescovo. Il testo del messaggio è stato declamato prima della partenza e contiene un invito di pace per tutti i popoli del mediterraneo che nonostante le differenze culturali sono uniti da quest’unico mare che per secoli è stato solcato per entrare in comunicazione con tutti e accorciare le distanze.
La “vela latina”, salpata dal molo Santa Maria di Gaeta alla volta di Cartagine, è giunta in Tunisia il 27 luglio dopo due importanti soste: la prima Ventotene, l’isola simbolo dell’unità europea e di quest’anelito di unioni tra le nazioni; la seconda tappa a Favignana per prelevare la corona di fiori che la Capitaneria di Porto consegnerà all’equipaggio di Hormiæ. Questa corona è stata gettata in mare nel punto più stretto del Canale di Sicilia, in segno di pietas e solidarietà ai migranti morti per raggiungere un luogo migliore.
Silvio Filosa