Di fronte a una platea folta e attenta sono intervenuti Don Alfredo Micalusi, direttore, Don Giuseppe Di Mario, vicedirettore, la dott.ssa Ilaria Ottaviani, responsabile dell’Osservatorio delle Povertà e delle Risorse, la dott.ssa Assunta Paone, responsabile amministrativo e la dott.ssa Miriam Jarrett, responsabile della comunicazione, il dott. Carlo Tucciello, segretario CDAL, coordinatore del Tavolo di lavoro di contrasto all’azzardo. Tra le novità presentate lunedì ci sono: la Carta dei Servizi Caritas 2018-2019, uno strumento utile a tutti gli operatori Caritas che illustra la tipologia dei servizi e ne indica le modalità di accesso; il nuovo sito web www.caritasgaeta.it, una piattaforma di condivisione che permette all’utente online di restare aggiornato, nonché di registrarsi e condividere le proprie esperienze; CARITerre, il progetto di agricoltura sociale che prevede l’attivazione di percorsi formativi e di inclusione attiva per persone in condizioni di svantaggio socio-economico. Inoltre sono stati comunicati tutti gli aggiornamenti ai servizi e ai progetti già avviati dalla Caritas diocesana, tra cui quelli del Tavolo di lavoro per il contrasto all’azzardo, che prosegue con gli incontri di sensibilizzazione nelle scuole, l’istallazione di tende del buon gioco e l’organizzazione della Giornata del Buon Gioco. A tal proposito è stata ufficializzata la giornata “Insieme per dire che l’azzardo è una dipendenza”, prevista per domenica 21 ottobre alle 9.30 a Gaeta, presso il lido “La Perla” in via Marina di Serapo.
L’evento di sensibilizzazione del territorio, promosso dall’Arcidiocesi di Gaeta attraverso la Caritas diocesana, Libera Presidio Sud-Pontino e il Comune di Gaeta, vedrà l’intervento di Gianni Forte, neurobiologo delle dipendenze, la partecipazione del Circolo degli Scacchisti del Golfo e dei giovani artisti Dario Calderone, Luca Agostini e Marco Campana.
«Sono molto importanti gli incontri tra Caritas diocesana e Caritas parrocchiali – spiega il direttore don Alfredo Micalusi – perché ci permettono di confrontarci sul modus operandi, sulle criticità e le necessità del nostro territorio. Quello dell’otto ottobre è stato un incontro proficuo, caratterizzato da una massiccia partecipazione e questo ci riempie il cuore. Con l’équipe stiamo lavorando senza sosta al monitoraggio, alla progettazione e al network».
«Il mio auspicio – conclude il direttore Caritas diocesana di Gaeta – è quello di fare sempre meglio e di arrivare a tutta la comunità diocesana. Soprattutto a chi ha bisogno di aiuto, dal supporto economico a quello morale e spirituale, senza distinzione di etnia, sesso, età, come prevede la nostra mission Caritas».