CELEBRATA LA GIORNATA DELLA VITA CONSACRATA

Il Giubileo dei religiosi a livello diocesano

Con una solenne concelebrazione, presieduta dall'arcivescovo di Gaeta, monsignor Fabio Bernardo D'Onorio, martedì  2 febbraio 2016, giornata della vita consacrata e  conclusione dell'anno della vita consacrata voluta da Papa Francesco, i religiosi e religiose presenti nell'Arcidiocesi di Gaeta hanno celebrato il loro giubileo nella Basilica Cattedrale di Gaeta. Circa duecento, tra religiosi e religiose che hanno partecipato alle ore 17:30 alla statio nella Chiesa di San Giovanni a Mare in Gaeta (Via Bausan 26), per poi proseguire in processione con vari canti, verso la Cattedrale, attraversando la porta Santa giubilare a livello locale. Qui l'arcivescovo ha presieduto la Solenne Eucaristia in occasione della festa della Presentazione di Gesù Cristo al Tempio.
Con il Vescovo hanno concelebrato il Vicario Generale, monsignor Giuseppe Sparagna, il vicario episcopale per la vita consacrata, padre Pasquale Simone, padre Antonio Rungi, già provinciale dei passionisti della Provincia dell'Addolorata e attuale vice-superiore della comunità passionista della Civita, padre Mario Corvino, passionista, don Mario Testa e un padre Trinitario. Oltre i religiosi e le religiose hanno partecipato alla cerimonia gruppi e movimenti che a vario titolo collaborano con i religiosi presenti sul territorio arcidiocesano. Presenti i vertici dell'Usmi diocesana, con la presidente suor Melagros Abines, Superiora delle Suore Francescane dei Sacri Cuori di Formia.
L'omelia dell'arcivescovo, improntata a semplicità, spontaneità e immediatezza è stata incentrata sulla parola di Dio della Festa della Presentazione di Gesù  al Tempio  e soprattutto sul discorso che Papa Francesco ha tenuto a tutti i religiosi e le religiose nell'udienza generale del 1 febbraio 2016, nella Sala Paolo VI. Il vescovo si è soffermato sull'importanza della vita fraterna in comunità e quindi sulla comunione fraterna tra tutti i religiosi, sul valore della preghiera del cuore, sulla carità vicendevole, sulla prossimità, sulla speranza e in modo molto sentito sul tema delle vocazione della testimonianza di vita gioiosa che i religiosi devo fare, per invogliare i giovani a seguire la strada stretta dei consigli evangelici.
La cerimonia molto sentita è stata animata dai canti della schola cantorum dell'Usmi. A conclusione dell'omelia tutti i religiosi e le religiose presenti hanno rinnovato la loro professione religiosa. La processione offertoriale è stata svolta da alcune religiose. A conclusione della santa messa il Vescovo ha consegnato la lampada delle vocazioni a due religiose presenti al rito e che la terranno nella loro casa religiosa in segno di quella fiamma ardente che deve bruciare per alimentare nei giovani il dono della vocazione alla vita consacrata.
Con questa solenne eucaristia l'arcivescovo ha voluto salutare le suore, in quanto come lui più volte ha sottolineato che si trattava dell'ultima festa della Presentazione e giornata della vita consacrata presieduta dalla sua persona, facendo riferimento alla prossima conclusione del suo ministero episcopale nell'arcidiocesi di Gaeta. Come è noto le religiose della  diocesi si riuniscono mensilmente per i ritiri comunitari guidati quest'anno da padre Antonio Rungi, passionista del Santuario della Civita, che sta affrontando il tema del giubileo della misericordia nella vita consacrata.
L'ultimo incontro del 17 gennaio scorso è stato finalizzato alla preparazione immediata al Giubileo della vita consacrata che è stato celebrato a livello diocesano martedì 2 febbraio 2016 in sintonia con tutta la chiesa cattolica ed in comunione spirituale con Papa Francesco che in contemporanea, svolgeva la stessa celebrazione nella Basilica Vaticana e in Piazza San Pietro a Roma.

 

padre Antonio Rungi

 

Le religiose celebrano il giubileo nel giorno della Candelora
 
Nonostante l’inclemenza del clima e l’influenza giunta al picco annuale, le Consacrate e i Consacrati, con a un nutrito gruppo di fedeli laici hanno gremito la cattedrale di Gaeta nella festa della Candelora. Con la solennità della Presentazione di Gesù al tempio le religiose hanno concluso l’Anno della vita consacrata e celebrato il Giubileo della misericordia.
Ha presieduto il rito solenne l’Arcivescovo di Gaeta Fabio Bernardo D’Onorio, che ha iniziato la liturgia nelle chiesa di San Giovanni a Mare. Appena rimessa a nuovo. E’ seguita la processione al canto dell’alleluia che intercalava i salmi, il passaggio attraverso la Porta santa, che emoziona chi entra con spirito penitente. Alla celebrazione eucaristica hanno preso  parte il Vicario mons. Sparangna e i sacerdoti che rappresentavano i Passionisti, i Trinitari e i missionari del PIME.
Durante l’omelia, seguita con particolare attenzione, l’Arcivescovo ha citato il discorso tenuto a braccio da Papa Francesco il 1° febbraio, durante l’udienza in Vaticano. Il Pontefice, con “stile sudamericano” ha parlato di speranza e prossimità.
“C’è un pericolo, è brutto ma devo dirlo, quando una congregazione religiosa vede che non ha figli e nipoti e comincia a essere sempre più piccola si attacca ai soldi… La speranza è solo nel Signore, i soldi non te la daranno mai, al contrario ti butteranno giù”.
“Prossimità! Qual è il primo prossimo di un consacrato o di una consacrata? Il fratello o la sorella della comunità. Questo è il vostro primo prossimo. (…) Sentite bene: non le chiacchiere, il terrorismo delle chiacchiere. Perché chi chiacchiera è un terrorista.L’Arcivescovo dopo aver invitato le religiose a vivere con gioia “l’innamoramento” con Cristo sposo, pensando alla prossima scadenza del suo mandato, ha detto che parlava ufficialmente “per l’ultima volta” in occasione di questa festività.
Sono stati significativi due momenti: il rinnovamento dei voti e la consegna della lampada che ricorda di pregare per le vocazioni. Questo segno di anno in anno, viene consegnata ad un Istituto diverso. Ora è passata dalle Suore Eucaristiche di S. Vincenzo Pallotti alle Suore della Misericordia.
Alla fine della funzione le rappresentati del Consiglio USMI diocesano hanno salutato l’Arcivescovo a nome dei 16 Istituti femminili (divisi in 25 Comunità) presenti nell’Arcidiocesi di Gaeta.
P. Pasquale Simone