
Il 3 giugno saranno 20 anni da quando Paolo è tornato alla casa del Padre e Lenola alle ore 18 sarà celebrata una santa messa di suffragio.
Nonostante il tempo trascorso chi lo ha conosciuto certamente ne conserva viva la memoria e ne custodisce gli insegnamenti. A chi non la ha conosciuto diciamo che Paolo, Presidente diocesano dell’Azione Cattolica, Direttore Diocesano dell’Ufficio I.R.C. ha incarnato la figura del laico delineata dal Concilio Vaticano II: impegnato nella Chiesa, non chiuso in sagrestia ma con lo sguardo attento e aperto alla società che lo circondava, pronto a confrontarsi con essa, forte di una profonda spiritualità, che si nutriva della preghiera quotidiana e dell’assidua partecipazione all’ Eucarestia e di una formazione fondata sugli scritti di grandi testimoni del suo tempo: La Pira, Dossetti, Lazzati, Bachelet, Martini, solo per citarne alcuni.
Scriveva nel 1994: “Siamo di fronte ad una stagione di sfide. Le urgenze sono molte, nella Chiesa, nella nostra Parrocchia, tra la gente, nella cultura e nella politica. Noi cristiani di Azione Cattolica, donne e uomini del nostro tempo lo sappiamo. Ci vuole coraggio per non tirarsi indietro, umiltà per mettersi in ascolto, sapienza per comprendere e discernere”. Parole ancora attuali che siamo chiamati a fare nostre per onorarne la memoria.
Alfredo Carroccia