Non abbiate paura

Si è svolta a Gaeta sabato 25 marzo la Veglia dei Missionari martiri

“Non abbiate paura”, è stato il tema della veglia celebrata il 25 marzo al Santuario SS. Trinità alla Montagna Spaccata, per ricordare il 28 operatori pastorali cattolici uccisi nel 2016. Sacerdoti, suore e laici che hanno dato la vita per testimoniare il Vangelo.

Organizzata dall’Ufficio missionario della Circoscrizione vescovile di Gaeta, l’incontro di preghiera ha visto la partecipazione di numerose persone che rappresentavano diverse parrocchie. Presiedeva la celebrazione don Natalino Di Rienzo, Direttore del Centro missionario, guidava la preghiera don Filippo Mitrano, vive Direttore. Accompagnavano i canti le suore Francescane dei Sacri Cuori, residenti a Formia.

Una sentita testimonianza l’ha offerta p. Giovanni Beretta, missionario del PIME in Bangladesh da oltre trent’anni. Nella “Terra dell’acqua”, che conta centosessanta milioni di abitanti, il 90% sono musulmani tolleranti, mentre i cristiani sono appena cinquantamila. Una minoranza che dà una testimonianza, in un Paese dove la povertà è ancora alta. P. Giovanni ha ricordato il “martire mancato” del PIME, p. Piero Parolari. Questi era viceparroco di Suihari e dottore presso l'ospedale St. Vincent. Il 18 novembre 2015 stava andando in bicicletta dalla parrocchia all'ospedale quando fu colpito al collo da un proiettile. “Il martirio – ha aggiunto p. Beretta – va vissuto ogni giorno, con i sacrifici che si fanno per gli altri, bisognosi di Cristo”.

Una particolare emozione ha suscitato il momento in cui venivano ricordati i ventotto martirizzati l’anno scorso, mentre i partecipanti alla veglia portavano un lumino rosso e lo appoggiavano sui Paesi del martirio. Il conto maggiore l’anno pagato le quattro Missionarie della Carità uccise nello Yemen, i quattro missionari del RD del Congo (due Sacerdoti e dure Operatori Caritas) e i tre sacerdoti del Messico uccisi barbaramente in patria. L’unico europeo, che figura nella lista di chi ha seguito l’Agnello immolato, è D. Jacques Hamel. Teneva 86 anni e aveva festeggiato il giubileo d’oro nel 2008: quasi 60 anni spesi nel sacerdozio con discrezione. Fu sgozzato a Saint-Étienne-du-Rouvray, la mattina del 26 luglio scorso.

Alla fine della veglia don Filippo ha salutato e ringraziato i presenti a nome dell’Ufficio. “La nostra vita è missione – ha detto tra l’altro – e noi apparteniamo alla Chiesa che è missionaria”.
 

Padre Pasquale Simone