Quaresima 2021 a Minturno, Primo incontro dell’arcivescovo con le Suore

Il primo dei tre incontri previsti per la Quaresima 2021, durante i quali l’arcivescovo di Gaeta, Luigi Vari, incontra le suore della Diocesi, si è svolto domenica 7 marzo 2021, dalle ore 16 alle 18,30 presso la casa religiosa delle Suore dell’Orto di Marina di Minturno. E l’incontro ha riguardato le Suore della Forania di Minturno. Presenti alla celebrazione erano 21 religiose, dei vari istituti che operano tra Scauri, Marina di Minturno, Ss. Cosma e Damiano, Castelforte, Ausonia e Coreno Ausonio. Tra le religiose presenti la responsabile dell’Usmi diocesana, Suor Maria Ewa Rog.

Ad organizzare gli incontri è stato il delegato arcivescovile per la vita consacrata della Diocesi di Gaeta, padre Antonio Rungi, passionista, d’intesa con le Suore dell’Unione delle Superiore Maggiori d’Italia (Usmi) della Diocesi di Gaeta.

L’incontro è stato introdotto dallo stesso padre Rungi che ha illustrato il motivo della riunione e come è stata strutturata: la riflessione dell’arcivescovo, un momento di riflessione personale, confessione e celebrazione della messa, con vespri.

Alle ore 16 precise è iniziata la riflessione di monsignor Vari che ha ricordato il lungo periodo di tempo, esattamente un anno, durante il quale, a causa della pandemia, non è stato possibile incontrarsi, se non a distanza. “Oggi abbiamo la gioia di incontrarci in presenza dopo un anno – ha detto – e ci auguriamo che sia l’inizio di una ripresa completa in presenza di tutti gli incontri periodici delle religiose”.

E sul tema della presenza di Cristo nella vita di un consacrato è stata incentrata la riflessione del vescovo, durata circa 45 minuti. Il Vescovo partendo dall’esperienza di fede di Abramo e Sara ha parlato delle motivazioni più profonde che devono accompagnare i consacrati nella loro vita di scelta totale per il Signore. “Signore fermati qui prima di andare oltre. Fermarsi davanti a Dio, mettersi in preghiera e in ascolto del Signore. Il tempo della Quaresima è questo tempo di maggiore presenza davanti a Dio e in dialogo con Lui che i consacrati devono coltivare soprattutto nel silenzio. Da piccoli siamo stati educati a ricordarci sempre della presenza di Dio e di stare alla sua presenza, non per essere giudicati o condannati, ma semplicemente per essere in dialogo con Lui, per farci sentire il suo amore”.

Monsignor Vari ha fatto accenno alle varie situazioni che stanno affrontando tutti in questo tempo di pandemia. Ma “non bisogna solo lamentarsi, né tantomeno guardare al passato e rimpiangere ciò che non c’è più, ma vivere dell’oggi, del presente, perché la presenza di Cristo nella vita di ognuno è in questo momento ed in ogni momento che viviamo in comunione con Lui”. Non bisogna rimpiangere la chiesa di una volta o sognare a quella che verrà, ma “vivere nell’oggi di questa Chiesa, perché Cristo è presente ora nella Chiesa, come lo è stato nel passato e lo sarà nel futuro. Ma è l’oggi che ci deve coinvolgere e motivare nel vivere la nostra fede e la nostra consacrazione a Lui”. Un accenno anche al viaggio del Santo Padre, Papa Francesco, in Iraq che ha messo in risalto tutti i drammi del paese, a partire dalla distruzione delle case in seguito ai bombardamenti per una guerra che sembra non essere finita mai.

Conclusa la riflessione, le suore si sono ritagliate un tempo di preghiera e riflessione personale e parimenti hanno avuto modo di accostarsi al sacramento della confessione. Dopo questa pausa è iniziata la santa messa, alle ore 17, presieduta dall’arcivescovo. Con lui hanno concelebrato, padre Antonio Rungi e don Alessio Tomao, segretario personale del Vescovo. Contemporaneamente sono stati celebrati i vespri cantati e ad animare la liturgia delle ore e quella eucaristica sono state le suore. Nell’omelia il Vescovo si è fermato sul vangelo della terza domenica di Quaresima, sulla cacciata dal tempio dei venditori vari, che avevano occupato lo spazio di Dio, facendolo diventare lo spazio umano dei propri interessi materiali. Sul concetto dello spazio di Dio e dello spazio dell’uomo, spesso in contrasto tra loro si è sviluppata l’omelia del Vescovo. “Necessario quindi è recuperare la spazio di Dio nella nostra vita e fare spazio a Dio, riducendo o eliminando del tutto quegli spazi umani e terreni che allontano il cuore dell’uomo da Dio, perché Dio non trova più accoglienza e disponibilità in coloro che hanno ceduto i loro spazi più intimi e profondi che non sono del Signore, ma esclusivamente dell’uomo e in quanto tali interessati alle cose della terra non a quelli del cielo”.

Conclusa la celebrazione, tutte le religiose hanno salutato l’arcivescovo e l’hanno ringraziato per la sua vicinanza in questo tempo problematico della pandemia, anche per gli aspetti gestionali, delle case religiose e delle attività educative, formative e scolastiche curate dalle stesse suore, che stanno attraversando un difficile momento e una profonda crisi.

L’augurio espresso da tutti è di uscire quanto prima da questa emergenza sanitaria e riprendere la vita sociale, ecclesiale e gli stessi incontri periodici delle religiose. Intanto sono stati confermati i due prossimi incontri, sempre con l’arcivescovo, il 20 marzo a Fondi, alle ore 16 nella Chiesa di San Tommaso, per la Forania di Fondi e il 27 marzo a Formia, alle ore 16 all’Istituto Smaldone per la Forania di Formia e Gaeta.