La chiesa fu eretta nel sec. XV, su una struttura del sec. XII. Qui la Madonna sarebbe apparsa a una pastorella di nome Remigarda per indicarle il luogo sul quale costruire il santuario, fino ad allora tempio pagano della dea Concordia. La facciata ha un portico gotico a quattro arcate, sotto il quale si aprono tre portali barocchi.
L’interno, a tre navate, presenta sovrastrutture barocche che lasciano intravvedere le forme primitive.
All’inizio della navata centrale è il sarcofago di Elisio Calenzo, poeta umanista del XV sec., eretto dal figlio Lucio. All’altar maggiore, parti di un bel trittico di Giovanni Filippo Criscuolo, firmato e datato 1531, e al centro il venerato gruppo ligneo della Madonna con Bambino del sec. XV giunto, secondo la tradizione,
da Castro dei Volsci. In sagrestia grande lunetta col Transito di Maria sempre del Criscuolo, pavimento di maiolica di Capodimonte del 1745 e lavabo seicentesco.
Dal presbiterio si scende nella cripta a tre absidi, notevole per gli affreschi alle pareti e nella volta a botte, attribuiti parte al sec. XI e parte alla fine del XII secolo, dipendenti dalla scuola pittorica dei monasteri di Montecassino e di S. Angelo in Formis.
: Parroco
: Diacono