1° NOVEMBRE 2020:
nella solennità di Tutti i Santi, ci sentiamo attratti dal desiderio di santità.
La fonte della santità, alla quale sono chiamati i figli di Dio, è la stessa santità di Dio, è la partecipazione alla vita di Dio, ricevuta in dono. La “comunione” con Dio si traduce anche per i credenti in un potenziale essere “diversi” rispetto al mondo, alle sue proposte e alle sue logiche.
La celebrazione liturgica di quest’oggi ci fa vivere una grande sinfonia della santità, non come prospettiva utopica, ma come esperienza possibile: è un invito ai cristiani a costruire innanzitutto unità fra di loro per essere segni credibili di unità e pace nel mondo.
2 NOVEMBRE 2020:
La preghiera cristiana per i defunti non è pia illusione, perché è alimentata dalla convinzione di fede che Dio è Dio dei vivi: perciò egli non ci lascia nella morte, ma chiama alla vita anche oltre la morte.
La morte rimane per l’uomo un profondo mistero: lo testimonia anche il rispetto che la circonda in tutte le culture. Essa, infatti, interpella tutti sul senso ultimo dell’esistenza umana.
Per il cristiano, però, il mistero viene illuminato dal riferimento a Gesù Cristo: la sua vita e la sua morte non sono
rimaste fissate al tragico destino finale, ma hanno trovato risposta nella gioia della risurrezione a opera di Dio Padre.
Celebriamo questa Eucaristia Uniti nella comunione con coloro che ci hanno preceduto nel passaggio della morte verso la vita eterna.
