L’appuntamento è per sabato prossimo 9 novembre. Alle 18 l’arcivescovo Luigi Vari presiederà l’Eucaristia e il rito d’ingresso nelle tre comunità parrocchiali di Ausonia di don Riccardo Pappagallo. Già da qualche settimana i fedeli e anche la comunità civile si stanno preparando per accogliere il nuovo parroco. Le tre comunità di San Michele Arcangelo, Santi Bartolomeo Apostolo Antonio da Padova e Santa Maria del Piano vivranno questo momento con tanta emozione e con la proverbiale disponibilità a collaborare per vivere il cammino di Chiesa con lo spirito dei pellegrini e, cioè, con il desiderio di spingere i loro passi ancora in avanti dentro un cammino di Chiesa che si rinnova.
Certamente, quella che inizia sarà una fase delicata, una fase di conoscenza, di costruzione di rapporti, di gioia per il dono che l’arcivescovo fa di una nuova guida pastorale. Certamente, sarà toccante il momento del passaggio delle consegne tra don Antonio Guglietta, che oggi fa il suo ingresso nella comunità parrocchiale di San Biagio Vescovo e Martire di Marina di Minturno, e don Riccardo Pappagallo.
Ogni parroco porta con sé il suo bagaglio di conoscenza, di esperienza e di fede con il mandato ad arricchire ulteriormente la o le parrocchie (come in questo caso) che sono in cammino. È bello mettere in evidenza come, da anni, ormai, le tre parrocchie di Ausonia vivono un collaudato cammino unitario frutto dell’impegno pastorale dei vari parroci e della disponibilità dei fedeli a “camminare insieme”. In ogni caso, non c’è dubbio che in ogni cambiamento, seppure collocato nella direttrice maestra della continuità, ci sono attese e speranze che si incrociano, qualche sofferenza per il distacco con il passato ma anche la gioia della novità che sta per farsi conoscere e apprezzare.
Un ruolo importantissimo sarà, come sempre, offerto dalla Provvidenza che con caparbietà e insistenza continua a donarci ciò di cui abbiamo bisogno per crescere nella fede e farci vivere nuove importante e necessarie esperienze. Alla base di tutto, però, sono sempre le relazioni che vanno costruite e armonizzate; che vanno supportate, abbracciate e condivise. È, questo, infatti, il cammino dei santi quello che sa superare le difficoltà e sa costruire relazioni belle e forti. Non ci sono dubbi che anche in questa occasione certamente sarà così. L’organizzazione, infatti, sarà un passo successivo. Oggi è il tempo della reciproca conoscenza. È questa la priorità: cominciare a conoscersi per comprendersi e sintonizzarsi in modo da poter proseguire, nella continuità, un cammino di Chiesa che vuole raggiungere nuove e più alte mete. D’altra parte il pellegrinaggio di ogni cristiano e anche quello delle comunità è sempre un cammino per la crescita umana e spirituale.
diac. Vincenzo Testa