Caste come Cristo casto

Dal ritiro delle consacrate di domenica 19 marzo

Sono quattro “c” da non dimenticare e sono balzate a caratteri cubitali nel ritiro spirituale di domenica 19 marzo 2017. Le Suore dell’Arcidiocesi di Gaeta si sono ritrovate ancora una volta presso l’Istituto Smaldone per l’approfondimento di un altro tassello della loro formazione permanente. Il relatore, P. Cyrille ofm conv. ha presentato con maestria l’importanza della castità consacrata da vivere come potenziamento dell’amore verso Dio e verso il prossimo. Castità non è sinonimo di rinuncia ad amare ma pienezza di libertà: fondamento per una maturità integrale della persona che si lascia amare da Dio. Chi ama di amore casto è davvero fecondo. Il filo conduttore che coinvolge tutti gli ambiti della nostra vita è ovviamente la relazione. La castità intesse di luce le nostre relazioni: con noi stesse, con Dio, con gli altri. Si passa gradualmente e decisamente da un amore egocentrico e narcisistico negativo ad un amore altruistico, oblativo, positivo sotto tutti gli aspetti. Il cammino è lungo e liberante; richiede lotta quotidiana, vigilanza, custodia del cuore e soprattutto fiducia in Dio. C’è sempre un “come” che dà il segno dell’autenticità di un amore casto: amare col cuore di Cristo. Con Lui diveniamo dono, in Lui siamo dono per gli altri. Questa è la nostra fecondità che altro non è che maternità spirituale vissuta all’insegna della gratuità e della gioia.

Sr. Liliana D’Urso
Opus Mariae Reginae